sabato 28 gennaio 2012

Deliranti parole dal Sindacato Capitani Lungo Corso
La millenaria storia della marineria italiana è famosa per i moltissimi  "capitani coraggiosi", uomini che amavano il mare, erano responsabili della vita del loro equipaggio e degli ospiti, consideravano un impegno d'onore l'incolumità della loro nave.
Questo è il modello di Comandante al quale spererebbe di affidarsi ogni crocierista nel momento in cui sale a bordo.
Invece no, non è più assolutamente così !
Nel corso di una conferenza stampa (della quale non c'è traccia, per ragioni facilmente intuibili, nè sulla stampa nè sulle televisioni nazionali) l'Unione Sindacale Capitani di lungo corso al comando, per bocca del suo presidente Antonino Nobile, informa che nessun provvedimento di sospensione sarà adottato nei confronti di Schettino almeno fino a conclusione delle indagini della Magistratura.
E fin quì nulla da eccepire.
Ciò che, invece, lascia interdetti sono le parole del signor Pietro Gardella, consigliere della stessa Unione Sindacale, il quale, a proposito della consuetudine del "inchino", afferma che, nelle crociere, è una pratica usuale ma che non lo si fa per il piacere dei passeggeri ma "... lo si fa anche per dimostrare che abbiamo coraggio ... c'è quello che ha fortuna e quello che non ce l'ha" !
E' una affermazione delirante !
Vale a dire che la vita di migliaia di crocieristi e dell'equipaggio può essere messa a rischio solo per la smargiassata di un comandante che poi se ne potrà vantare con gli amici bevendo una birra al Bar Sport ?
Dopo questa dichiarazione mi viene il dubbio che, quasi certamente, in questo nuovo codice della "marineria spaccona" sia anche previsto l'immediato e codardo abbandono della nave con disprezzo per la incolumità di passeggeri ed equipaggio.
Ma, proseguendo con assoluta indifferenza per le decine di morti provocati da quella che, secondo il suo pensiero, sarebbe stata una "prova di coraggio" di Schettino, il signor Gardella ha aggiunto : "... ci sono più morti sulle strade italiane in un week end che in un naufragio".  Affermazione sconvolgente !
Naturalmente il signor Gardella non poteva fare a meno di prendersela con il Comandante De Falco, reo di aver messa a nudo la pusillanimità e la inettitudine del "coraggioso Schettino".
Per concludere, è inevitabile porsi una domanda : Costa Crociere, MSC Crociere, Royal Carribean, etc. informano i crocieristi, prima dell'imbarco, che potrebbero fare naufragio per la spacconeria del loro comandante ?

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