domenica 17 giugno 2012

Che paranoia ! A Berlusconi succede il “new berlusconismo”


A chi passerà il testimone Mario Monti quando lascerà Palazzo Chigi ?
Anche se il panorama dipinto dai sondaggisti è molto vago e nebbioso, nulla vieta di divertirci penetrando tra le pieghe dei fatti quotidiani per azzardare scenari di fantapolitica.
Mentre Grillo ed il M5S procedono al galoppo, nei sondaggi il PdL è ormai alla frutta e nonostante sia da mesi in caduta libera dal fronte pidiellino nessuna reazione.
Eppure era il 20 aprile, cioè due mesi fa, quando un Alfano tronfio proclamava che … “subito dopo il ballottaggio delle amministrative io e Berlusconi annunceremo la più grossa novità della politica italiana che cambierà il corso della politica nei prossimi anni”.
Dov’è finita “la più grossa novità” e come interpretare un silenzio così fragoroso?
A lasciare disorientati è soprattutto il silenzio di Berlusconi.
Infatti, per come abbiamo avuto modo di conoscerlo in questi lunghissimi anni, quando non ha proprio nulla da dire quantomeno sfodera una barzelletta.
Ora, se il personaggio tace per un così lungo tempo c’è da temere che probabilmente stia già allevando il coniglio che tirerà fuori dal cilindro al momento opportuno.
Con un po’ di dietrologia si potrebbe immaginare, per assurdo, che il coniglio abbia già perfino un nome e cognome.
Proviamo a partire, perciò, dalla trionfale galoppata di Grillo e del M5S.
Per quanto gli italiani possano essere incazzati e rincoglioniti da 20 anni di berlusconismo, riesce difficile immaginare che si possa ottenere un tale successo soltanto denigrando ed insultando tutto e tutti, senza proporre concrete soluzioni alternative.
Gran parte del merito di questo exploit, perciò, va accreditato alla abile regia della Casaleggio Associati che, almeno in apparenza, sembrerebbe essere lo spin doctor del grillismo.
Tra i partner della Casaleggio Associati, però, spicca un nome di grande rilevanza, quello di Enrico Sassoon.
Enrico Sassoon, giornalista, dopo aver lavorato a lungo ne Il Sole 24 Ore è oggi Direttore Responsabile della rivista Affari Internazionali nel cui Comitato di Redazione troviamo, tra gli altri, Tommaso Padoa-Schioppa, Giuliano Amato, Enrico Letta, Antonio Maccanico e perfino Mario Monti.
Ma, Enrico Sassoon è soprattutto membro del Board of Directors della American Chamber of Commerce in Italia.
In questo Board of Directors, a fianco di Sassoon oltre a Cesare Romiti, Presidente Onorario RCS, ed a David H. Thorne, Ambasciatore USA in Italia, siedono i personaggi che sono ai vertici italiani di McKinsey, 3M Italia, Esso, Standard & Poor's., Philip Morris, IBM, Twentieth Century Fox, Microsoft, ENI, Enel, Intesa San Paolo, Hewlett-Packard, solo per citarne alcuni.
Di fatto, in questo  Board possiamo ravvisare la lobby che promuove e tutela gli interessi in Italia delle imprese americane.
Ora, supponiamo che Enrico Sassoon abbia contribuito, in Casaleggio Associati, a progettare la regia del grillismo magari proponendo idee ed indirizzi strategici elaborati dal Board della AmCham.
Grillo ed il grillismo, dunque, non sarebbero altro che un prodotto politico, inventato ed elaborato nelle stanze dei bottoni con il supporto di abili esperti di marketing.
Toh … un nuovo “partito azienda” … esattamente come accadde nel 1993 con la nascita di “Forza Italia” e la discesa in campo di Berlusconi.
A differenza di “Forza Italia”, però, il grillismo, come ha riconosciuto lo stesso Grillo, non può contare su strutture e processi organizzativi consolidati, né è pensabile che i membri del Board AmCham vogliano uscire allo scoperto con le loro imprese.
Perciò, una volta che l’elettorato ha promosso il Movimento 5 Stelle a primo partito italiano, cosa fare ?
Ed è a questo punto che da AmCham parte una telefonata per George W. Bush pregandolo di intercedere presso il suo grande amico Berlusconi affinché metta a disposizione del “grillismo” le sue strutture e la loro esperienza politica.
Ed il gioco è fatto !
Berlusconi si appropria del grillismo e prende due piccioni con una fava.
Si propone come il deus ex machina di una nuova politica aperta alla società civile e, nel contempo, si scolla di dosso tutto il vecchiume che ha portato allo sfascio il PdL, da Cicchitto a Gasparri, da Quagliariello a Bondi, da La Russa a De Gregorio, da Giovanardi a Matteoli, e via dicendo.
A Berlusconi succede così il “nuovo berlusconismo”… ma per il momento è soltanto fantapolitica !

1 commento:

Anonimo ha detto...

speriamo sia solo fantapolitica !!!!!!!!!!!!!!!