martedì 26 giugno 2012

Riprovevole esempio di giornalismo in malafede !


Boia fauss (come si direbbe dalle mie parti), non so proprio come reprimere quella sensazione di nausea e quei riflussi che espelle il mio stomaco ogni volta che lo vedo in TV o leggo un suo pezzo.
Sto parlando di Alessandro Sallusti, si proprio del direttore di “Il Giornale”.
La sfrontata ipocrisia che trapela da tutto ciò che dice o scrive è semplicemente nauseabonda.
Ieri dalla sua penna, con il pretesto di minimizzare le colpe del suo amico Formigoni, è balzato fuori l’ennesimo schizzo di fango sulla magistratura.
Per questo poco esimio giornalista si potrebbe configurare al massimo come comportamento eticamente discutibile”  il fatto che il Presidente della Regione Lombardia ed il suo “convivente” Alberto Perego disponessero a loro piacimento, a sbafo e per anni, di yacht e ville da favola, o utilizzassero aerei privati, ovviamente gratis, per trascorrere ai Caraibi rilassanti vacanze da nababbi, chiaramente pagate da altri !
Un modo così fariseo di travisare la realtà che se non fosse vomitevole farebbe scompisciare dalle risa.
In verità, a Sallusti di Formigoni e Perego e delle loro possibile malefatte non gliene fregava assolutamente nulla.
Gli serviva solo come appiglio, da un lato per calunniare i magistrati che indagano, e dall’altro per dedicare un nuovo panegirico al suo padrone, Silvio Berlusconi, in vista di una sua nuova eventuale discesa in campo.
Ora, per soddisfare il suo padrone Sallusti è libero, evidentemente, di prostrarsi ai suoi piedi, di incensarlo come eminente statista, di celebrarne la assoluta moralità cattolica, tanto poi gli italiani, quelli cerebro dotati, hanno occhi ed orecchie per vedere e giudicare.
Quello che trovo invece oltre che scorretto anche molto disonesto è che un giornalista, indegno di far parte dell'ordine, possa appioppare ad un “generico PM” questa gravissima dichiarazione: colleghi, una volta abbattuto Berlusconi, se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi, dovremmo occuparci dei berlusconiani”.
A questo punto, o Sallusti si è inventata di sana pianta questa presunta dichiarazione, al solo scopo di plagiare quei gonzi che ancora leggono “Il Giornale” e si fanno infinocchiare dalle sue parole, oppure conosce nome e cognome del “generico PM” ed a questo punto non lo ha reso pubblico o per tornaconto personale o perché è un “cacasotto”.
Personalmente, però, propendo più per la volontà di suggestionare i suoi gonzi lettori, perché è senz'altro quello che gli riesce meglio.

1 commento:

Anonimo ha detto...

bel pezzo.......