mercoledì 12 settembre 2012

I sogni pre-elettorali di Antonio Di Pietro & Co.


Io, di diventare "Papa" ed accedere al soglio pontificio, ho le stesse probabilità che Antonio Di Pietro ha di vincere le elezioni ed andare al governo con le elezioni del 2013.
Eppure, solo poche ore fa, il presidente di IdV, ha affermato ai microfoni delle TV: "quando saremo al governo cancelleremo la riforma Fornero".
Oddio, è vero che il vocabolo "quando" è così indefinito da ammettere ogni possibile collocazione nel tempo, ed è altrettanto vero che i voli pindarici non possono essere vietati a nessuno, però spacciare, a potenziali elettori, i propri sogni o le proprie ambizioni come ipotesi realistiche è un modo di agire oltre che ingannevole anche truffaldino.
Quello che mi pare di poter leggere, tuttavia, già in queste prime avvisaglie pre-elettorali, è che i politici, di ogni parte e colore, non si siano resi conto di aver scavata una voragine, tra loro e l'opinione pubblica, anche per colpa delle molte balle raccontate nelle campagne elettorali e poi evaporate come neve al sole subito dopo la chiusura dei seggi.
Racchiusi nelle loro torri d'avorio, sconnessi dalla realtà del Paese, sommersi dalle beghe di bottega, impegnati a ricercare il massimo tornaconto, i partiti non hanno compreso il senso di fastidio e disgusto che montava intorno a loro e che, verosimilmente, produrrà un sensibile tasso di astensionismo dal voto.
Ma, in questa ridicola competizione per vendere la pelle dell'orso prima di averlo catturato, Antonio Di Pietro non fa gara da solo ma è in buona compagnia.
Infatti, anche in queste ultime ore dobbiamo prendere atto di affermazioni che fanno scompisciare dalle risate.
Nichi Vendola, senza neppure ricorrere all'uso di allucinogeni, è riuscito a pronunciare queste parole: "...ho rivoltata la Puglia come un calzino, ora tocca all'Italia !".
Eppure Vendola, nel momento di dire questa scempiaggine, non era né affacciato al celebre balcone su Piazza Venezia né aveva migliaia di baionette ad ascoltarlo !  
Meno dittatoriale, ma non meno avventata l'affermazione di Bersani: "...mi vedo come premier !".
Anche questo, così come già quello di Di Pietro, appare come un sogno tirato fuori dal cassetto, assolutamente privo di realismo dal momento che, perché possa avere qualche chance di concretarsi, Bersani dovrà innanzitutto vincere le primarie, e poi attendere che gli elettori si tappino il naso e premino con i loro voti quel pasticciaccio di coalizione con SEL ancora di là da venire.
Quale politico ci sollazzerà con la prossima baggianata ?
Non credo che dovremo attendere molte ore, basta avere un po' di pazienza.

1 commento:

Anonimo ha detto...

grazieeeeeeeee......barbara