martedì 28 aprile 2015

I capricci che rendono ridicola la politica

Neppure ai più distratti e superficiali può essere sfuggito che il Paese viva da anni uno stato di grave sofferenza, che la disoccupazione, giovanile e non, abbia raggiunti livelli intollerabili, che come certifica l’ISTAT ci siano più di 8 milioni di cittadini in condizione di indigenza, che le imprese deperiscano per la contrazione del mercato e sotto una pressione fiscale insostenibile, che la corruzione corroda la società ormai in tutte le sue componenti.
Anche i più distratti e superficiali si attenderebbero dalla classe politica un sussulto di responsabilità e di impegno nel fronteggiare le difficoltà che travagliano il Paese.
Invece, da mesi, la politica italiana, immeritevole di una “P” maiuscola ed autolesionista, come se nulla fosse corre dietro ai capricci di questo o quel capobastone incosciente egocentrico e narciso.
Capibastone che occupano i media in ogni ora del giorno, che si riempiono la bocca con proclami ingannevoli, che intasano i social network con tweet banali ed inconcludenti, infischiandosene se tra loro ed i cittadini la voragine diventi sempre più profonda.
Da quasi un anno, ad esempio, vogliono farci credere che tutti i nostri guai possano dissolversi, per magia, con l’approvazione della nuova legge elettorale, il repellente Italicum.
Era il 18 gennaio 2014 quando questa balla colossale ha incominciato a circolare, cioè subito dopo che Renzi e Berlusconi avevano flirtato nelle stanze del Nazareno.
Purtroppo, però, gli amori per interesse prima o poi finiscono e lasciano dietro di sé strascichi quasi sempre burrascosi con ripicche e capricci assurdi.
Se poi i due partner si assomigliano come gocce d’acqua, come nel caso di Renzi e Berlusconi, le ripicche possono assumere risvolti paradossali.
Così, ad esempio, dopo aver obbligati i valletti di Forza Italia a votare l’Italicum, oggi, in preda ad un capriccio senile Berlusconi scopre che la legge elettorale, la stessa che i suoi scagnozzi, obbedendogli, hanno approvata al Senato, è diventata improvvisamente incostituzionale.
In un paese normale sarebbe sufficiente un comportamento tanto irrazionale per indurre gli stessi parlamentari di Forza Italia a sollecitare la interdizione di Berlusconi per incapacità di intendere e di volere.
In Italia, invece no !
Infatti, a cominciare dal primo giullare di corte, Renato Brunetta, tutti i forzisti si sono immediatamente adeguati a queste paturnie senili, pronti a votare contro il testo che è stato approvato dai loro stessi colleghi senatori.
E che ti fa l’altro partner di questo amore prematuramente finito ?
Ebbene, Renzi non fa altro che reagire visceralmente con il solo scopo di dimostrare a Berlusconi che lui riesce a vivere anche senza i suoi abbracci interessati.   
E così inscena un capriccio puerile ed impone ai parlamentari del PD di approvare alla Camera quello stesso testo, approvato al Senato con i voti forzisti, contro il quale oggi il suo ex scaglia strali avvelenati.
Un capriccio talmente scriteriato da portarlo a minacciare addirittura la fine della legislatura se la Camera non approverà l’Italicum così com’è stato licenziato dal Senato.
Un capriccio, però, chiaramente puerile perché anche Renzi, che è maggiorenne e vaccinato, dovrebbe sapere che è prerogativa esclusiva del Capo dello Stato, e non sua, decretare la fine della legislatura e lo scioglimento delle camere.
Fatto sta che mentre i due ex si rinfacciano, con assurde ripicche, le colpe del loro flirt finito male, gli italiani continuano a tirare la carretta tra mille difficoltà, sempre più schifati di una classe politica incapace ed irresponsabile.

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