venerdì 24 aprile 2015

Persino il “tesoretto” è una bufala

Quando ero moccioso restavo a bocca aperta osservando i prestigiatori che facevano comparire e scomparire non solo oggetti di ogni tipo ma anche colombi e conigli.
Nella mia puerile ingenuità credevo davvero che quei signori addobbati da maghi possedessero poteri magici.
Crescendo ho smesso di credere non solo a Babbo Natale, a Gesù Bambino e alla Befana, soprattutto quella fascista, ma anche ai prestigiatori dei quali ho scoperti i loro trucchi.
Figuriamoci, perciò, se oggi che vivo serenamente la mia terza o quarta età che dir si voglia, io possa prestare fede agli illusionisti che, di volta in volta, appaiono sulla scena politica.
Ad esempio non ho dovuto attendere il giudizio espresso dai vertici di Via Nazionale o dal presidente dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio per fiutare che il “tesoretto” di 1,6 miliardi, tirato fuori a sorpresa dal cilindro del DEF, fosse una delle oramai ricorrenti panzane campate in aria del nostro presidente del Consiglio.
Infatti, passano pochi giorni dal tronfio annuncio del “tesoretto”, propagato per ogni dove da Matteo Renzi, ed ecco che il Governo fa sapere di averlo congelato in attesa di verificarne la effettiva esistenza, in autunno, dopo il controllo dei conti pubblici.
Insomma, anche il “tesoretto” si è dimostrato una ciarlatanata renziana che è servita, però, per alcuni giorni a far accapigliare politici, sindacalisti, commentatori ed economisti sulla possibile destinazione di quel miliardo e seicento milioni, ma quel che è più grave ha accesa la speranza nei molti poveri diavoli indicati come possibili destinatari.
Non so se abbia ragione Enrico Letta quando assimila ad un oppiaceo sintetico, come il metadone, lo starnazzato modo con cui Renzi fa politica.
Personalmente sarei più propenso a qualificare fraudolento e disonesto ogni messaggio che Renzi propaganda al solo scopo di turlupinare gli italiani e magnificare il presunto operato suo e del suo governo.
Se non la smetterà di taroccare la realtà e di gabbare gli italiani con annunci truffaldini, ho paura che il nostro Paese finirà per passare dal famoso pantano, ossessivamente citato da Renzi, alle ben più pericolose sabbie mobili che ci risucchierebbero verso la rovina.

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