lunedì 20 luglio 2015

Renzi fa il copiaincolla del suo mentore

Dopo aver disertate, sabato 18 luglio, le commemorazioni ufficiali per la ricorrenza dell’assassinio mafioso di Paolo Borsellino e della sua scorta, cerimonie alle quali ha presenziato, invece, il Capo dello Stato Sergio Mattarella, Matteo Renzi non ha provato vergogna neppure nel ridurre ad un banale e gelido tweet la sua partecipazione alla tragedia di ventitre anni fa: “Non dimentichiamo mai l’eroismo di Paolo Borsellino e di Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Cosina e Claudio Traina”.
Già ben note le dappocaggini e le insensibilità istituzionali del Presidente del Consiglio hanno trovata ancora una conferma.
Matteo Renzi, infatti, sabato 18 luglio ha preferito esibirsi nell’ennesimo show da imbonitore, a Milano sul palco della assemblea del PD, per propinare la consueta sfilza di panzane a decine di grulli plaudenti.
Nell’occasione è giunto persino a tirare fuori dal cilindro nientepopodimeno (udite udite !) che un originalissimo “patto con gli italiani”, scimmiottando così il fallito “contratto con gli italiani” di berlusconiana memoria.
Mi domando ora: ma per questo copiaincolla avrà pagate sostanziose royalties a Silvio Berlusconi oppure il tutto era già incluso nella “congiura del Nazareno” ?
Passano i giorni, le settimane, i mesi e, gratta gratta, l’unico mestiere per il quale Matteo Renzi dimostra di essere portato sempre più è quello del ciarlatano.

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