giovedì 10 settembre 2015

RAI e Bruno Vespa hanno toccato il fondo

Più passano gli anni e più Bruno Vespa mette a nudo le sue manchevolezze umane, morali e professionali.
Profumatamente rimunerato da “mamma RAI” con milioni di euro prelevati dai canoni carpiti agli italiani con il pretesto truffaldino di essere un “servizio pubblico”, Vespa ha oramai toccato il fondo della indecenza.
Alternando alla morbosa inclinazione a pescare nel torbido di efferati delitti, con plastici e simulacri, una insuperabile maestria nel leccare, con disgustoso servilismo, il potente di turno, da anni Vespa si serve degli schermi della televisione per rifilare ai telespettatori qualcosa che nulla ha a vedere con il servizio pubblico, mission istituzionale della RAI.
Ieri sera, però, questo sedicente giornalista ha superato il limite della decenza.
Nella trasmissione “Porta a Porta”, a lui indegnamente affidata, Vespa ha ospitati Vera e Victor Casamonica, cioè figlia e nipote del boss mafioso Vittorio il cui funerale hollywoodiano ha indignati ed offesi di certo i romani, ma anche tutti gli italiani onesti, per la ostentazione di cavalli, elicottero, petali di rosa, gigantografia del capoclan vestito da papa con un crocefisso come monile.
Non solo, ma il malefico conduttore si è guardato bene dall’invitare in studio qualcuno che ribattesse alla indecente apologia di quel boss mafioso che per anni ha furoreggiato nella Capitale con i suoi seguaci.
Da più parti, sia della società civile che di gran parte del versante politico, è stato chiesto a Vespa ed alla RAI di chiedere scusa agli italiani per l’intollerabile affronto commesso mandando in onda quella trasmissione.
In difesa di Vespa si sono levate, ovviamente, solo le voci di Cicchitto e Lupi, parlamentari di quell’Area Popolare nelle cui fila militano non pochi rappresentanti inguaiati con la Giustizia, oltre a quella del solito esagitato, Renato Brunetta.
Ora da cittadino mi domando: è giusto che gli italiani siano coartati a pagare alla RAI un canone che viene usato non per fare servizio pubblico ma per sovvenzionare Vespa, le sue spregevoli performance, e non solo ?

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