venerdì 25 dicembre 2015

In cocci le palle dell’albero di Natale

Avevo pensato di addobbare l’albero di Natale con molte delle variegate palle che il nostro premier ha raccontate agli italiani negli ultimi dodici mesi.
Naturalmente, il loro numero spropositato mi ha costretto a selezionare solo alcune delle palle più recenti per non compromettere armonia e stabilità dell’albero.
Purtroppo, nonostante procedessi con tutte le attenzioni del caso, l’albero però non ne ha retto il peso e le palle, una ad una, si sono sfracellate al suolo.
La prima a finire in cocci è stata la palla, esibita più volte e con irritante faccia tosta, della marea di posti di lavoro che il governo Renzi avrebbe creati con il “Jobs Act”.
Mentre ne stavo raccattando i cocci mi sono accorto che su uno di questi c’era scritto “ISTAT – occupati al 28 febbraio 2014: 22.216.000”, mentre su un altro “ISTAT – occupati al 30 ottobre 2015: 22.443.000”.
Cioè, mi sono detto, nonostante le tanto sbandierate riprese della economia e del PIL, e nonostante i miliardi di euro in regalie e sgravi fiscali, concessi alle imprese con il “Jobs ACT” e con gli altri decreti governativi, in oltre venti mesi si sono avuti soli 227.000 nuovi occupati ?
Oddio ! è già qualcosa ma come fa l’imbonitore di Rignano sull’Arno a vantarsi sulle pubbliche piazze di aver creati in pochi mesi oltre 600 mila nuovi posti di lavoro ?
Mentre stavo raccogliendo questi cocci, a terra è stramazzata un’altra palla.
Era quella rigonfiata dalle stizzite critiche alla Francia, per aver inviati i suoi aerei a bombardare le postazioni del Isis, ed impreziosita dall’impegno che l’Italia, mai e poi mai, sarebbe scesa in campo per combattere il califfato.
Anche questa, però, era una palla troppo pesante per l’albero natalizio.
Così andando in frantumi dalla palla è sbucata fuori una verità un po’ diversa.
Renzi, infatti, eseguendo senza fiatare gli ordini ricevuti da Obama, invierà 450 militari in Iraq a Masul, cioè nel cuore del territorio che è sotto il controllo del califfato islamico.
Per fortuna che la Ministro Roberta Pinotti garantisca che i nostri militari non andranno in Iraq per fare la guerra.
Possiamo immaginare, quindi, che ai militari italiani, invece delle consuete armi convenzionali, saranno date in dotazione mazze da golf, racchette da tennis, bici da ciclocross, skateboards, palloni da calcio, etc.
E se invece non fosse proprio così, perché nascondere agli italiani la verità sui gravi rischi di questa missione ?
Una dopo l’altra a schiantarsi ed a ridursi in frantumi sono state tutte le palle renziane, da quella sul salvataggio di Banca Etruria a quella sul canone RAI in bolletta, dalla “Buona scuola” alla chimerica riduzione delle tasse, dalla inafferrabile “riforma della PA” ai biliosi pettegolezzi sul presunto assenteismo dei parlamentari grillini, e via dicendo.
Però, suvvia, oggi è Natale ! 

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