Ho appena spente TV e radio, incazzato e con una sensazione incontenibile di
nausea.
Di fronte alla ennesima tragedia che nel barese, tra Andria
e Corato, ha colpiti i nostri concittadini seminando morti e feriti tra studenti
e lavoratori pendolari in viaggio su un treno locale, hanno fatto a gara a manifestare
la loro falsa afflizione i politici di ogni parte ad iniziare dal Capo dello
Stato e dal Presidente del Consiglio.
Con una impudenza senza uguali è iniziata la caccia alle
responsabilità come accade ogni volta che un tragico evento colpisce il nostro
Paese.
Maledettamente impudenti perché i primi veri responsabili
anche di questa sciagura sono proprio loro che non hanno fatto nulla, e
continuano a non fare nulla per affrontare e risolvere le miserevoli condizioni
in cui, ogni giorno, milioni di lavoratori e studenti sono costretti a viaggiare
per raggiungere i posti di lavoro o le aule.
E si tratta di responsabilità non di poco conto.
Infatti
coloro che millantano di governare il Paese non possono ignorare che dalla
Valle d’Aosta alla Sicilia i treni viaggino su una rete di 15.974 chilometri di
binari (NdR: Gestita da RFI)
il 55% dei quali, in particolare nelle regioni
del centro-sud, è utilizzato come binario unico per i due sensi di marcia, come
indica la tabella che segue.
Non solo, ma i nostri sedicenti governanti hanno la
diretta responsabilità del mancato completamento, entro il 2015, del raddoppio
della rete Bari - Barletta (NdR:
finanziato con fondi della UE),
vale a dire proprio la tratta sulla quale poche ore fa è avvenuto il tragico
frontale tra i due convogli che ha provocati 27 morti ed oltre 50 feriti.
Con l’ipocrisia che li contraddistingue, di fronte a decine
di vittime innocenti i nostri governanti penseranno, ancora una volta, di potersi
lavare la coscienza con qualche corona di fiori ed un funerale di Stato, mentre
delirano di come sperperare miliardi e miliardi per organizzare le Olimpiadi,
per costruire il ponte sullo Stretto, o per la TAV.
Purtroppo
la amara verità è che non è il miglioramento delle condizioni di vita degli
italiani lo scopo primario di chi ci governa, ma è la ricerca incessante del
come far arricchire gli amici e gli amici degli amici con opere faraoniche di
nessuna utilità pratica per la vita dei cittadini.
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