Solo una mente, impareggiabile per il suo
oscurantismo medioevale, come quella di Angelino Alfano, poteva giungere al
punto di identificare nell’obbligo reciproco dei coniugi alla fedeltà il
fattore discriminante tra il matrimonio e le unioni civili.
Non posso fare a meno di scompisciarmi dalle
risa al pensiero che a qualificare l’unione matrimoniale sia ancora l’obbligo di
fedeltà tra i coniugi, concetto al quale oggi non prestano più fede neppure i
parrocchiani delle chiesupole sperdute tra i monti del profondo sud d’Italia.
E perché mai, per differenziare
maggiormente il matrimonio dalle unioni civili, Alfano non ha indicato, insieme
all’obbligo di fedeltà, anche quello della cintura di castità ?
Ridicolo ! Semplicemente grottesco che il
Senato della Repubbica Italiana sia stato costretto a votare la fiducia ad un
provvedimento legislativo che prevede, come peculiare, la legittimità di
cornificare il partner nelle unioni civili.
Già, perché l’ottusa ipocrisia cattolica di
Alfano, Sacconi, Formigoni, Schifani, Giovanardi & Co, finge di ignorare il
diffuso proliferare di corna che da sempre caratterizza i matrimoni, si, anche
quelli celebrati con il rito di Santa Romana Chiesa.
Quando poi un esultante Alfano celebra la
legge sulle unioni civili con parole ignominiose quali: “abbiamo impedito una
rivoluzione contro natura” , beh … allora vuol dire che si è toccato il fondo !
Neppure la lobbie cardinalizia, capitanata da
Bagnasco e Parolin, attiva in modo intollerabile in queste settimane, si sarebbe atteso che l’ipocrisia dell’integralismo cattolico potesse giungere a tanto toccando
livelli di oscurantismo così squallidi e meschini.
Fatto sta che, ancora una volta, la laicità
del nostro Paese è risultata ostaggio dei rigurgiti di un cattolicesimo integralista
che si oppone alla irreversibilità dei cambiamenti che pervadono la nostra
cultura, il nostro essere, la nostra civiltà.
Di fronte a queste nuove forme di crociate non
bisogna abbassare la guardia !