Bastava
non aver fretta ed aspettare che le norme anticorruzione giungessero all’esame
della Commissione Giustizia della Camera perché quei partiti che si ergono paladini del
malaffare gettassero la maschera.
Così è
stato !
Di
fronte alla proposta di allungare i tempi di prescrizione, per i reati di
corruzione, i berlusconiani di Forza Italia, gli alfaniani di NCD ed i
casiniani (NdR: o casinisti ?) di UDC
hanno fatte le barricate.
Per
me, comune cittadino, è già indigesto accettare il fatto che per effetto
di un istituto giuridico, la prescrizione, non sia più perseguibile e sia da
considerare estinto un reato solo perché è trascorso un certo periodo di tempo dal
momento in cui il reato è stato commesso.
Lo ritengo
un istituto giuridico aberrante !
Così
aberrante che ha costretta la Cassazione, poche settimane fa, ad annullare la
condanna a 18 anni per disastro doloso, che la Corte di Appello di Torino aveva
inflitta a Stephan Schmidheiny, il magnate di Eternit, giudicato responsabile della
morte di 938 persone, vittime dell’amianto.
Per la
Cassazione il reato era già prescritto addirittura prima che iniziasse il
processo.
Così, grazie
all’istituto della prescrizione i morti non avranno giustizia e decine e
centinaia di persone continueranno ad ammalarsi ed a morire come conseguenza di
un reato che la legge considera estinto.
Pazzesco
!
A
rendere ancora più perverso questo istituto giuridico è il fatto che una volta accertato
un reato e avviato l’iter processuale i tempi della prescrizione continuino a
decorrere.
Ora,
in un sistema che prevede tre gradi di giudizio è gioco facile, per gli azzeccagarbugli
della difesa, ricorrere ad ogni espediente per protrarre i tempi processuali e
fare in modo che la prescrizione scatti con i suoi odiosi effetti prima di
arrivare ad una sentenza definitiva.
Ovviamente,
da un Parlamento occupato da decine di individui che, grazie alla prescrizione,
sono scampati a condanne definitive, c’era da aspettarsela la strenua difesa dei
termini che hanno permesso loro di evitare la galera.
Trovo intollerabile
che, in un Paese squassato ogni giorno da episodi di corruzione, ci siano
parlamentari che, senza pudore, si schierino a tutela del malaffare.
Credo altrettanto disdicevole, però, che milioni
di cittadini, anche persone perbene, con il loro voto continuino ad eleggere siffatti individui.
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