domenica 29 dicembre 2013

Banchi di nebbia per il ministro Bonino

Sono giorni che Emma Bonino è affaccendata nel rilasciare interviste per vantarsi di aver ottenuta, dalle autorità del Kazakistan, la libertà per la signora Shalabayeva e la sua figlioletta di sei anni.
Madre e figlia, alla fine dello scorso mese di maggio, furono arrestate da agenti della Questura di Roma, su richiesta dell'ambasciatore kazako, espulse dall’Italia in meno di quarantotto ore, consegnate, in fretta e furia, ai diplomatici kazaki che le rispedirono in Kazakistan.
Il tutto avvenne sotto gli sguardi, distratti ed incuranti, del ministro degli interni, Angelino Alfano, e del ministro degli esteri, Emma Bonino.
In un Paese normale, per il discredito internazionale provocato all’Italia, Alfano e Bonino avrebbero dovuto rassegnare le dimissioni, ma si sa che in Italia è tempo perso attendersi le dimissioni anche da condannati in via definitiva.
Fatto sta che a settembre, assistita dall’avvocato Astolfo di Amato, Madina, la figlia maggiore della Shalabayeva, ha presentato un esposto-denuncia alla Procura di Roma, per il sequestro della madre e della sorella e per ricettazione, contro funzionari del Viminale, della Questura romana, dell’ambasciatore kazako e di altri tre diplomatici.
Non resta, perciò, che attendere le conclusioni della Magistratura per sperare di saperne un po’ di più su questa ignominiosa pagina.
Ritorniamo, però, agli avvenimenti di questi giorni ed alle dense nebbie che gravano sugli spot pubblicitari pro Emma Bonino.
Innanzitutto, Bonino afferma che, grazie alle “trattative silenziose e certosine” sue e dei suoi collaboratori, la Shalabayeva e sua figlia Alma avrebbero riacquistata la loro libertà.
Parole, quelle della Bonino, in contrasto con quanto dichiarato dall’avvocato inglese che ha riportate in Italia la Shalabayeva e sua figlia Alma, secondo il quale madre e figlia godrebbero solo di un “permesso temporaneo di espatrio”, per cui, in caso di mancato rientro in Kazakistan, potrebbe essere spiccato contro la Shalabayeva un mandato di arresto internazionale.
A confermare che la Shalabayeva benefici soltanto di una condizione di “libertà provvisoria” lo attesta il fatto che le autorità kazake l'hanno concessa “dietro pagamento di una cauzione”.
Anche uno sciocco, perciò, intuirebbe che se alla Shalabayeva fosse stata concessa davvero la libertà non sarebbe stato necessario che rilasciasse una cauzione.   
Quindi, la Bonino non fa che raccontare balle, per turlupinare gli italiani, quando sostiene che madre e figlia avrebbero riacquistata la loro libertà.
D’altra parte, mi chiedo perché, se madre e figlia fossero per davvero libere di muoversi in Europa, a loro piacimento, avrebbero deciso di atterrare a Roma e non, per esempio, a Parigi dove la Shalabayeva avrebbe potuto riabbracciare il marito ?
Di certo non credo per rendere omaggio all’Italia, che le ha espulse, o alla maestria diplomatica di Emma Bonino, ma semplicemente perché la Shalabayeva è attesa dai magistrati romani che intendono interrogarla sia sulla sua espulsione, sia sui presunti documenti falsi in suo possesso.
Allora, vuoi vedere che il “permesso temporaneo di espatrio” è stato concesso solo per consentirle di incontrare i magistrati romani che hanno aperta un’inchiesta su quanto accaduto a maggio ?
E come mai l’avvocato italiano della Shalabayeva ha fatto intendere, ai giornalisti, che sta valutando la possibilità di richiedere per la sua cliente l’asilo politico ?
Ora, se la signora Shalabayeva e sua figlia fossero veramente libere che significato avrebbe la richiesta di “asilo politico” ?
A questo punto è legittimo domandarsi: Emma Bonino, come ministro degli esteri, ha considerato che piega potrebbero prendere le relazioni diplomatiche, tra Italia e Kazakistan, se , in “libertà provvisoria” per mediazione italiana, la Shalabayeva ottenesse l’asilo politico da un qualsiasi paese europeo e, quindi, non rientrasse più in Kazakistan e non fosse più raggiungibile da un mandato di arresto internazionale ?
Dalle parti di Bra, dove è nata Emma Bonino, dense nebbie sono di casa sia in autunno che in inverno, per cui non resta che sperare che … si dissolvano in primavera  !

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