Più passano gli anni e più Bruno Vespa mette a nudo le
sue manchevolezze umane, morali e professionali.
Profumatamente rimunerato da “mamma RAI” con milioni di
euro prelevati dai canoni carpiti agli italiani con il pretesto truffaldino di
essere un “servizio pubblico”, Vespa ha oramai toccato il fondo della indecenza.
Alternando alla morbosa inclinazione a pescare nel
torbido di efferati delitti, con plastici e simulacri, una insuperabile maestria
nel leccare, con disgustoso servilismo, il potente di turno, da anni Vespa si
serve degli schermi della televisione per rifilare ai telespettatori qualcosa
che nulla ha a vedere con il servizio pubblico, mission istituzionale della RAI.
Ieri sera, però, questo sedicente giornalista ha superato
il limite della decenza.
Nella trasmissione “Porta a Porta”, a lui indegnamente affidata,
Vespa ha ospitati Vera e Victor Casamonica, cioè figlia e nipote del boss
mafioso Vittorio il cui funerale hollywoodiano ha indignati ed offesi di certo
i romani, ma anche tutti gli italiani onesti, per la ostentazione di cavalli,
elicottero, petali di rosa, gigantografia del capoclan vestito da papa con un crocefisso
come monile.
Non solo, ma il malefico conduttore si è guardato bene dall’invitare
in studio qualcuno che ribattesse alla indecente apologia di quel boss mafioso
che per anni ha furoreggiato nella Capitale con i suoi seguaci.
Da più parti, sia della società civile che di gran parte
del versante politico, è stato chiesto a Vespa ed alla RAI di chiedere scusa agli
italiani per l’intollerabile affronto commesso mandando in onda quella
trasmissione.
In difesa di Vespa si sono levate, ovviamente, solo le
voci di Cicchitto e Lupi, parlamentari di quell’Area Popolare nelle cui fila
militano non pochi rappresentanti inguaiati con la Giustizia, oltre a quella
del solito esagitato, Renato Brunetta.
Ora da cittadino mi domando: è giusto che gli italiani
siano coartati a pagare alla RAI un canone che viene usato non per fare
servizio pubblico ma per sovvenzionare Vespa, le sue spregevoli performance, e
non solo ?
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