mercoledì 26 agosto 2015

‘O paes e pulecenella

Ci sono giornate, ed oggi è una di quelle, in cui assisto incredulo al susseguirsi di eventi così paradossali e schizofrenici da far apparire assurda ed ingiustificabile la realtà.
Alcune vicende avvenute, o delle quali si è avuta conoscenza nelle ultime ore, inducono ad esempio a qualche riflessione.
Da mesi, ormai, lo sbarco di migranti sulle coste italiane e greche si fa ogni giorno più drammatico non solo per la incontrollabile dimensione dei flussi, ma soprattutto per la inadeguatezza delle strutture che dovrebbero assicurare una accoglienza almeno decente.
L’Unione Europea, che si crogiola nel suo egoismo, ha sempre fatte orecchie da mercante  ad ogni sollecitazione, anche perché considera Italia e Grecia le ultime ruote del carrozzone europeo.
Per i maggiorenti dell’UE, infatti, Italia e Grecia hanno così poca rilevanza che ieri, per valutare e decidere come affrontare i sempre più ingestibili flussi migratori, si sono incontrati a Parigi Angela Merkel e François Hollande.
Neppure l’ombra, a Parigi, di rappresentanti dei due paesi che invece sono in prima linea a sobbarcarsi, da soli, oltre al salvataggio anche la ricezione di migliaia e migliaia di poveracci.
Non solo ma, a conclusione dell’incontro, dopo aver bacchettate Italia e Grecia, colpevoli di inefficienze, i due maggiorenti, M & H, hanno ordinato loro di mettere in piedi e “velocemente” (NdR: Sic !!!), entro fine anno, efficaci centri per la registrazione dei migranti.
Domanda: insomma, a che cavolo servono i salamelecchi, le smancerie ed i sorrisi che Matteo Renzi riserva alla Merkel se poi il nostro Paese non viene neppure consultato su come affrontare le criticità che lo assillano ?
Ma lasciamo l’UE e veniamo ai fatti di casa nostra (NdR: mi verrebbe da scrivere di “cosa” nostra).
Profittando del mese di agosto, che per tradizione vede gli italiani distratti e vacanzieri e l’informazione assente per ferie, il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ha disposto alla chetichella l’esonero da “incarichi operativi e di polizia giudiziaria” del Colonnello Sergio De Caprio, noto come Capitano Ultimo.
Era il 1993 quando, a capo di un reparto ROS (NdR: Raggruppamento Operativo Speciale) l’allora capitano De Caprio, a conclusione di indagini “coerenti e concatenate”, così definite dal Tribunale di Palermo, riuscì a mettere le manette a Salvatore (Totò) Riina.
Trascorso, però, il tempo degli encomi De Caprio fu assegnato, come vice comandante, al NOE (NdR: Nucleo Operativo Ecologico) dove, impegnato in importanti indagini, ha consentito ai magistrati di inquisire ed arrestare, nel 2013, Giuseppe Orsi, presidente di Finmeccanica, con l’accusa di concussione e peculato e, nel 2014, Manlio Cerroni, proprietario della discarica romana di Malagrotta, e Bruno Landi, ex presidente della Regione Lazio.
Anche per queste ultime circostanze suscitano perplessità sia il periodo che le modalità con cui il Comando generale ha attuata una decisione che, tra l’altro, ricorda molto la rimozione inflitta dai vertici della Marina al capitano di fregata De Falco resosi colpevole, nel coordinare i soccorsi ai naufraghi della Costa Concordia, di aver rivolto a Schettino il famoso ordine “torni a bordo cazzo !”.  
Domanda: a chi rischierebbe di pestare i piedi il colonnello De Caprio per esimerlo da incarichi operativi e da compiti di polizia giudiziaria e sollevarlo così dalle indagini su “Mafia Capitale” e su “CpL Concordia” ?
Mentre trapelavano, però, le prime notizie sulla rimozione del colonnello De Caprio, a Roma si riuniva il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato per trattare il caso delle esequie hollywoodiane del boss Casamonica.
Nella conferenza stampa, che è seguita, il prefetto Gabrielli ha riconosciuto che si è trattato di una vicenda gravissima che oltre a screditare il sistema di controllo e prevenzione, ha recato un danno intollerabile alla immagine non solo della città di Roma.
Gabrielli, però, ha anche dovuto ammettere che il clan dei Casamonica fosse da sempre noto alle forze dell’ordine che, in passato, hanno eseguiti ben 117 arresti di individui affiliati al clan.
Ed allora, se il clan era noto e controllato come è stato possibile organizzare il funerale show con tanto di carro, cavalli ed elicottero? Chi sono i responsabili di aver lasciato fare senza intervenire ?
Dalle dichiarazioni del Prefetto sembra tuttavia non emergere alcun responsabile !
Domanda: ma al termine di questa giornata è legittimo, si o no, pensare che il nostro sia davvero “ ’o paes e pulecenella” ?

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