martedì 23 aprile 2013

Da Roma al Friuli … di sorpresa in sorpresa


È fuor di dubbio che l’evento più importante della giornata di ieri ha visto protagonista Giorgio Napolitano, uscito dal Quirinale come Presidente dimissionario, a bordo della Lancia Thema scortata dai motociclisti, per rientrarci, un’ora dopo come neo Presidente, a bordo della stessa vettura e con la solita scorta di motociclisti.
Non era uscito per un giro turistico per la Capitale, ma per recarsi a Montecitorio, prestare giuramento e togliersi qualche sassolino dalle scarpe di fronte alle Camere riunite.
Siccome, comunque, nelle 24 ore sono successi anche altri accadimenti, proverò a focalizzare l’attenzione su alcuni.
  1. Il discorso del nuovo Presidente della Repubblica, interrotto da 30 applausi dell’assemblea, è stato efficace e mirato. Superando due soli momenti, in cui la commozione ha resa vibrante la sua voce, il tono è stato sicuro e risoluto. Non ha risparmiate critiche, alla classe politica, per essersi dimostrata “sorda e sterile”, incapace di fronteggiare i veri problemi del Paese e di affrontare le riforme istituzionali indispensabili, nonostante le ripetute sollecitazioni. Ha bacchettato chi, pur non disponendo della maggioranza in entrambi i rami del Parlamento, avrebbe preteso di governare. Ha sottolineata l’anomalia di un premio di maggioranza fuorviante perché sproporzionato. Se le è presa con coloro che considerano un “orrore” la possibilità di cercare accordi, convergenze e mediazioni con le altre forze politiche. Ha detto, in modo chiaro, che nel caso dovesse riscontrare ancora nei comportamenti dei politici segni di irresponsabilità non esiterà a trarne le necessarie conseguenze. A buon intenditore un preciso avvertimento !
  2. Mentre Giorgio Napolitano pronunciava il suo discorso, in Friuli Venezia Giulia iniziava lo spoglio delle schede per le elezioni regionali. Dopo le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio, trattandosi della prima consultazione popolare, anche se amministrativa, i partiti erano desiderosi di verificare le reazioni dell’elettorato dopo i due mesi di stallo della politica romana. La prima spia l’ha data l’astensionismo. Un elettore su due ha disertate le urne ! Il secondo segnale a “sorpresa” è stata la vittoria della candidata a governatore regionale, Debora Serracchiani che, sostenuta dalla coalizione di centrosinistra, ha battuto, anche se per poche migliaia di voti, il candidato del centrodestra, governatore uscente Renzo Tondo. Dopo Renzo Tondo, però, il più deluso della giornata deve essere stato senza dubbio Beppe Grillo che, impegnatosi in prima persona “turisticando” con il camper per città e campagne, aveva previsto che il Friuli Venezia Giulia sarebbe stata la prima regione italiana con un governatore grillino. Ebbene, il candidato del M5S, Saverio Galluccio, è risultato terzo con poco più del 19%, ma i consensi al M5S si sono ridimensionati in modo drastico rispetto al 27% conseguito solo due mesi fa. Sarà la conseguenza della presenza, fino ad oggi inutile, del M5S in Parlamento? E’ interessante notare che, in raffronto ai risultati delle regionali 2008, il PdL è passato dal 33% al 20%, il PD dal 30% al 27%, la Lega dal 13% all’8%.
  3. Osservando, però, i risultati delle elezioni regionali in Friuli, sbuca nella coalizione di centrodestra la presenza di UDC che ha ottenuto il 3,69% (contro il 6,1% del 2008). Aver notato UDC insieme al PdL, ha rinnovate in me, sprovveduto osservatore delle vicende politiche, alcune perplessità che covo da diverse settimane. Se ben ricordo, ma può darsi che non sia più aggiornato, UDC dovrebbe essere una componente di Scelta Civica, se è vero che fa parte degli stessi gruppi parlamentari. Ora, non passa giorno che Berlusconi non spari ad alzo zero su Mario Monti che, a quanto mi risulta, dovrebbe essere il leader di Scelta Civica. L’ha fatto anche ieri, commentando il discorso di Napolitano per ricordare i disastri del Governo Monti. Va bene che la politica è l’arte dell’irrazionale, ma mi domando come può Scelta Civica, ed in particolare UDC, continuare a civettare, in Friuli come a Roma, con colui che, ogni giorno, le mette le dita negli occhi ?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

abbiamo una marcia in piu........barbara

Alex di Monterosso ha detto...

Confesso di non comprendere chi possa avere "una marcia in più" in uno scenario politico così deprimente ... forse il riferimento è ai friulani ???