mercoledì 5 marzo 2014

Chiaroscuri nei baratti del Nazareno

“Honi soit qui mal y pense” è l’antico motto che campeggia nello stemma del britannico Nobilissimo Ordine della Giarrettiera.
Correrò il rischio, perciò, di essere vituperato anch’io dall'Ordine della Giarrettiera, ma non riesco a non ravvisare in Renzi una marionetta, mossa dai fili di quei patti inconfessati, stipulati con Berlusconi in occasione del tea for two al Nazareno.
Patti che noi, comuni mortali, riusciamo a riconoscere, via via, solo al verificarsi di certi accadimenti.
Era evidente anche ai più distratti, ad esempio, che Berlusconi, sofferente di gravi disturbi di egocentrismo, da mesi volesse far cadere il Governo Letta, a suo modo di vedere colpevole sia di non aver impedita la sua espulsione dal Senato, sia di aver offerta l’occasione ad Alfano, ed al Nuovo Centrodestra, di lasciare il PdL e diventare forza di governo.
Dal canto suo, Renzi, a sua volta dominato da una incontenibile ambizione, si è prestato a silurare, in poche settimane, Enrico Letta, per soppiantarlo sulla poltrona di Palazzo Chigi, con l’ammiccamento di Forza Italia, dichiaratasi pronta a fargli una “morbida opposizione”.
Renzi, però, in cambio della sua ascesa a Palazzo Chigi, di sicuro ha concesse, a Berlusconi, ben altre contropartite.
Si è impegnato, per esempio, ad imporre al PD, senza concedere alcuna possibilità di dibattito, la legge elettorale che gli aveva dettato Berlusconi, l’Italicum, una legge, a ben vedere, di certo più truffaldina del tanto deprecato “porcellum”.
Una legge fraudolenta non solo perché, ancora una volta, con le “liste bloccate” deruba gli elettori del diritto di scegliere i propri rappresentanti, ma soprattutto perché, al grido di “fuori i partitini”, fa sì che le coalizioni, per ottenere il lucroso premio di maggioranza, si approprino anche dei voti ottenuti da quei “partitini” che, non superando la soglia di sbarramento, non saranno rappresentati in Parlamento.
Insomma, ricorrendo al pittoresco vernacolo napoletano potremmo dire che, con l’Italicum, i “partitini” risulteranno “cornuti e mazziati” !
Ma, oltre allo spregevole Italicum, in questi giorni sta emergendo un altro patto segreto, quello relativo al vincolo sui tempi della sua approvazione.
Lo confermano le dichiarazioni degli esponenti di Forza Italia che richiamano Renzi al rispetto dei patti se no “perde la faccia”.
Come non sospettare, perciò, che i tempi di ratifica dell’Italicum siano la condicio sine qua non per mettere in atto l’altro baratto, cioè l’impegno di Renzi a far sì che si vada alle urne nei prossimi dodici mesi ?
Lo comproverebbe anche la costanza con cui Berlusconi continua a ripetere ai suoi scagnozzi, di ogni livello e grado, che nel 2015 si svolgeranno le nuove elezioni politiche.
Già, ma le riforme del Senato e del Titolo V della Costituzione di cui Renzi e Berlusconi hanno sproloquiato dopo il Nazareno ?
Evidentemente solo fumo negli occhi del popolo grullo, come conferma l’ultimo inciucio tra PD e FI per una legge elettorale che varrebbe solo per la Camera  !
Certo, però, l’ascesa a Palazzo Chigi di Renzi è il risultato anche di altri baratti.
Berlusconi potrebbe aver preteso da Renzi anche la garanzia che saranno salvaguardati gli interessi di Mediaset, per esempio insabbiando l’asta delle frequenze TV, già impostata dall’ex ministro dello sviluppo economico Corrado Passera, durante il Governo Monti.
Ebbene che ti combina il condiscendente Renzi ?
Nomina addirittura Federica Guidi, di chiara fede berlusconiana, al ministero dello sviluppo economico con delega alle Telecomunicazioni, rassicurando a tal punto Berlusconi da fargli confidare ad alcuni fedelissimi: “anche se Forza Italia è all’opposizione abbiamo un nostro ministro nel governo”.
Che geniale Matteo Renzi, proprio lui che avrebbe dovuto cambiare il Paese !
Ora non resta che attendere con pazienza che venga alla luce il prossimo baratto concertato al Nazareno che, questa volta, potrebbe riguardare la giustizia, la cui riforma è stata messa in calendario, da Renzi, per il prossimo mese di giugno.
Anche a rischio di essere vituperato ancora dall’Ordine della Giarrettiera non posso fare a meno di sospettare che Renzi, assistito da Ghedini, finirà per mettere le mani sulla Legge Severino.
Se non sarà così mi cospargerò il capo di cenere.

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