Nell’estate del 1799, quando nel porto di Palermo attraccò
la flotta dell’impero Ottomano, di fronte alle brutalità ed agli stupri
perpetrati dai marinai turchi il popolo palermitano insorse ed al grido di “Mamma
li turchi” diede vita ad una vera caccia agli ottomani con tumulti violenti che
si prolungarono per molte ore.
Trascorsi quasi tre secoli dovrebbero essere i popoli
europei, oggi, a far proprio il grido “Mamma li turchi” contrastando la efferatezza
con cui il Presidente turco, Recept Tayyip Erdoğan, sta calpestando la costituzione per riformarla e dar vita ad un sultanato.
E questo dopo avere già soppresso ogni diritto, dopo aver
incarcerati magistrati, giornalisti, professori, generali, rappresentanti del
popolo curdo, e dopo aver dichiarato il proposito di ripristinare la pena
capitale.
L’Europa, invece, fino ad oggi ha preferito fingere di
non vedere il sorgere di questa spietata dittatura in un paese così vicino,
limitandosi a sospendere, ma non a cancellare, le trattative per l’ingresso
della Turchia nell’UE.
Siccome, però, noi italiani non vogliamo farci mancare
nulla, ecco che zitto zitto anche in Italia sta spuntando un “erdogan
casereccio”, sciapo proprio come il pane toscano.
Anche il nostro “erdogan casereccio” ha deciso di
calpestare la Carta Costituzionale, di mortificare le prerogative parlamentari,
di sottrarre agli elettori il diritto di scegliersi i propri rappresentanti, di proporre riforme a colpi di voti di fiducia,
di vagheggiare una Camera di nominati, attribuendo i propri insuccessi ad un fantomatico
male burocratico che lo assedierebbe.
Eppure, quando l’innominabile è diventato presidente del
consiglio, senza essere stato neppure eletto dal voto degli italiani, ha prestato
giuramento con questa formula, di fronte ad un compiacente Capo dello Stato ormai
sul viale del tramonto:
“Giuro di essere fedele
alla Repubblica,
di osservarne lealmente
la Costituzione e le leggi
e di esercitare le mie
funzioni
nell’interesse esclusivo
della Nazione”
Mi domando: ma nel momento in cui il nostro “erdogan
casereccio” pronunciava questo giuramento sapeva che stava per commettere il reato di
spergiuro, previsto dall’art. 371 del Codice Penale che, oltre alla pena detentiva,
comporta la interdizione dai pubblici uffici ?
L’ultima prova dello spergiuro è la riforma Madia della PA che, deliberatamente, ha violata la Carta Costituzionale là dove sono statuite alcune fondamentali
autonomie regionali, come ha sentenziato la Consulta nei giorni scorsi.
Nessun commento:
Posta un commento