domenica 23 dicembre 2012

Berlusconi deluso, Albertini non è Scilipoti !

 
“Omm’ se nasce, brigante se more” intona un antico canto popolare del Sud Italia cantato durante i moti contro il dominio dei Borboni.
Non so se Gabriele Albertini abbia canticchiati questi versi, tra sé e sé, pensando al suo amico Berlusconi mentre gli scriveva la lettera di cui ha parlato in conferenza stampa.
Una lettera il cui incipit è: “Egregio Presidente, caro Silvio e simpaticamente Giove Ottimo Massimo” !
Dal testo emerge, con chiarezza, che Albertini, europarlamentare del PdL, già sindaco di Milano dal 1997 al 2006, non abbia nessuna intenzione di rinunziare a candidarsi alla presidenza della Regione Lombardia, a capo di una lista civica.
La fermezza, con cui Albertini riafferma la sua candidatura, racconta dello smacco, subito da “Giove Ottimo Massimo”, scoprendo che non tutti gli esseri umani siano in vendita e disponibili a farsi comprare.
Infatti, se Albertini avesse accettato di togliersi di mezzo, rendendo così possibile l’inciucio che Berlusconi ha intenzione di fare con la Lega di Maroni, avrebbe potuto presentarsi come capolista del PdL al Senato, in Lombardia, alle elezioni politiche 2013.
Praticamente una poltrona sicura da senatore, per la prossima legislatura, offertagli da Berlusconi in cambio della sua rinuncia a candidarsi alla presidenza della Lombardia.
Albertini, invece, gli ha risposto di non essere in vendita.
C’è un passo, della lettera scritta da Albertini a Berlusconi, che aiuta a cogliere la persistente ipocrisia che influenza ogni parola di “Giove Ottimo Massimo”.
Scrive Albertini:“da: "Gabriele è senza dubbio una risorsa importante della quale non faremo a meno (*)"...  oggi sono diventato un inconveniente”.
Perché mai Albertini dovrebbe ritirarsi se, in realtà, si propone di praticare, in Lombardia, una politica caratterizzata da persone credibili, programmi chiari e coerenti, ispirati all’agenda europea ?
Infatti, sono le stesse linee della politica che Berlusconi, mentendo sapendo di mentire, giura e spergiura di voler attuare.
Fatalmente, dopo lo smacco subito, Berlusconi ha ordinato ai suoi serventi di aggredire Albertini con insulti e tentativi di sputtanamento.
Quello, però, che “Giove Ottimo Massimo” non riesce proprio a mandare giù, è che, nel giro di pochi giorni, per la seconda volta si è trovato di fronte una persona non in vendita.
Infatti, prima di Albertini, era stato già Mario Monti a rifiutare la sua proposta di diventare il leader dell’area moderata.
Incassato questo rifiuto, Berlusconi si è scatenato, in prima persona, in una campagna violenta di censure ed affermazioni mirate a screditare il lavoro svolto da Monti.
Ma mi domando: se Monti è stato per davvero un “disastro completo”, come va sproloquiando ai quattro venti Berlusconi, perché mai, solo qualche giorno fa, si diceva disposto a fare un passo indietro purché Monti assumesse il ruolo di aggregatore dei moderati ?
Ennesima conferma che una grande confusione mentale sconvolge le idee già scarse di “Giove Ottimo Massimo” !
(*) Parole, pronunciate da Berlusconi, in occasione dell’intervista rilasciata a Roberto Gelmini per il libro “L’onestà al potere”.

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