lunedì 4 febbraio 2013

È ritornato il Cavaliere imbonitore



Ieri, un lettore napoletano di questo blog ha lasciato un commento, gradevole e brillante, al post “Italiani, utili idioti”.
Un commento del quale mi fa piacere ricordare il passo nel quale spiega che, cercando di dissuadere sua madre ottantenne dal votare per Berlusconi, si è sentito rispondere “però come parla bene !”.
Quattro semplici parole che rivelano come non sia necessario ricorrere ad approfondite analisi sociologiche per comprendere il consenso ottenuto da un personaggio che fa inorridire, invece, chiunque abbia una pur minima capacità di giudizio.
Purtroppo, in questo 2013, ci saranno ancora italiani che finiranno per eleggere non chi può affrontare e risolvere i problemi del nostro Paese, ma chi “parla bene” !
Uno sconforto che richiama alla memoria certe figure di ciarlatani del passato.
Anni fa, in uno dei tanti mercatini, allestiti in occasione delle feste patronali, poteva capitare di osservare lo scilinguagnolo d’imbonitori che, dopo aver attirati gli astanti con il loro “venghino, signori, venghino”, proponevano intrugli prodigiosi contro la caduta dei capelli o per guarire la gotta.
Intrugli assolutamente inefficaci, ma l’imbonitore sapeva che i poveri gonzi che abboccavano se ne sarebbero resi conto solo dopo qualche giorno o qualche settimana.
Se poi, per caso, uno di questi turlupinati fosse ritornato per protestare la sua insoddisfazione, sarebbe rimasto frastornato dalla parlantina dell’imbonitore che avrebbe sciorinate mille fandonie per giustificare l’inefficacia  del suo intruglio.
Ebbene, Berlusconi è l’erede di questi ciarlatani.
Occorrerebbe un voluminoso tomo per elencare tutte le promesse, mai rispettate, che il Cavaliere è riuscito ad appioppare agli italiani dal 1994 ad oggi.
Ci sono, ad esempio, milioni di poveri pensionati che aspettano, dall’8 maggio 2001, di vedere le loro pensioni minime aumentate a 520 euro.
Ma ci sono anche decine di milioni d’italiani che attendono di poter pagare l’IRPEF in base a due sole aliquote (23% e 33% !).
Eppure sono impegni che Berlusconi non ha presi a voce, bensì li ha sottoscritti nel maggio 2001 nel suo contratto con gli italiani.
Però, da buon imbonitore, una volta turlupinati gli elettori, Berlusconi ha dimenticati, immediatamente, gli impegni presi.
Oggi il Cavaliere è tornato ad indossare i panni dell’imbonitore e, su suggerimento di quell’altissima eminenza grigia che si chiama Renato Brunetta, si è messo a strombazzare nuove promesse per convincere gli italiani a votare per lui.
“Venghino signori venghino”, ecco il pacco regalo per le elezioni 2013, un pacco da mille e una notte, c’è l’abolizione dell’IMU, ma non solo, per farvi godere di più ci mettiamo anche un premio extra, rimborseremo a tutti l’IMU pagata nel 2012, e per rovinarci, signore e signori, in questo pacco ci infiliamo anche la cancellazione dell’IRAP, si è vero che l’avevamo già promessa nel 2008 ma, porca miseria, è stata solo colpa della Merkel se non l’abbiamo fatto.
Scommettiamo che ancora tanti italiani boccaloni si faranno abbindolare da queste panzane ?

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