Questa volta si sono messi d’accordo in quattro per
prendere per i fondelli gli italiani !
Di certo non hanno nulla a che vedere con i “quattro amici al
bar” cantati da Gino Paoli, perché questi individui, anzi, sono avversari
politici e non perdono occasione per dirsene di tutti i colori.
D’altro canto invece che un bar Renzi, Berlusconi, Grillo
e Salvini hanno scelti luoghi
istituzionali per fare comunella e turlupinare noi, cittadini ed elettori.
A mettere insieme questa accozzaglia di sedicenti
politici è il comune obiettivo di far cadere il governo Gentiloni e di portare
il Paese ad elezioni anticipate.
Infatti, dopo aver preso atto che l’Italicum, la legge
elettorale più bella del mondo come sosteneva Renzi, è stata inesorabilmente
bocciata dalla Consulta, questi quattro individui, per realizzare i loro insani ed anche antitetici
propositi, si sono accordati su un modello di legge elettorale che in modo
truffaldino si ostinano a definire “tedesco”.
Perché appioppare l’etichetta “tedesco” ad un progetto di
legge che non ha nulla a che vedere con il sistema elettorale adottato in
Germania ?
Semplicemente, credo, perché ci si illude che la
etichetta “tedesco” renda accettabile e credibile quella oscenità che i quattro
individui intendono imporre agli italiani.
È un po’ come il millantare prestigiose referenze che i
ciarlatani usano nelle piazze per rendere attraenti i loro ciarpami che
propongono agli astanti.
Ma che cosa hanno scopiazzato, di fatto, dalla legge
tedesca i quattro lestofanti ?
Soltanto la soglia di sbarramento del 5% che i
partiti devono superare per approdare in Parlamento.
In che cosa, invece, non ha nulla a che vedere con il
sistema elettorale tedesco la paccottiglia che Renzi, Berlusconi, Grillo e
Salvini si sono inventata in tutta fretta ?
1.
Innanzitutto
l’elettore tedesco esprime due voti: uno per eleggere un singolo candidato nel
proprio collegio, ed un altro per votare il partito preferito. In pratica,
cioè, l’elettore tedesco può votare, per il collegio, il candidato che ritiene più
capace, competente ed affidabile, anche se non fa parte del partito al quale
darà la preferenza con il secondo voto.
2.
Nella
paccottiglia proposta, invece, l’elettore italiano dovrebbe esprimere un solo voto per il partito. Quindi
, non solo è un controsenso proporre candidati di collegio che non possono
essere votati, ma con questa modalità l’elettore è costretto a votare, di
fatto, anche un candidato al collegio che considerasse incapace ed
inaffidabile.
3.
Nel
sistema tedesco il candidato del collegio eletto con il sistema maggioritario
(NdR: cioè ha ottenuto un voto più degli altri) entra automaticamente a far
parte del Bundestag.
4.
Nel modello
proposto per l’Italia, invece, saranno i capibastone dei partiti a decidere
quali candidati dei collegi entreranno in Parlamento. Ancora una volta agli
elettori italiani è negato il diritto di scegliere i propri parlamentari.
5.
Nel
sistema tedesco, poiché chi vince nel proprio collegio entra di diritto in
Bundestag, il numero degli eletti con il secondo voto proporzionale sarà
determinato come integrazione della corretta quota proporzionale stabilita dal secondo voto.
6.
Il
modello italiano, all'opposto, non prevedendo il voto per i candidati dei
collegi, lascerà ai capibastone dei partiti di scegliere chi entrerà in
Parlamento nel numero che sarà stabilito dalla ripartizione proporzionale del
voto unico concesso agli elettori italiani.
Alla luce di queste considerazioni domando:
a.
perché
Renzi, Berlusconi, Grillo e Salvini si incaponiscono nel etichettare “tedesco”
l’obbrobrio proposto ?
b.
perché
media e commentatori politici si uniformano nell’adottare questa etichetta
truffaldina e non aprono gli occhi agli
italiani ?
c.
perché
Grillo ha voluto truffare i militanti del M5S chiedendo loro il voto on line su
un sistema tedesco che tedesco non è ?
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