Devo
riconoscere di essere rimasto semplicemente schifato dopo aver visionato il
video con le interviste rilasciate dal deputato Sergio Pizzolante e dal
senatore Roberto Formigoni, di Alternativa Popolare.
Il video è
stato pubblicato giovedì 1° giugno c.a. dalla edizione online del quotidiano La
Repubblica.
Queste le
parole di Pizzolante: “Renzi
ha la smania di prendersi la rivincita dopo la sconfitta sonora del referendum,
per questo da febbraio chiede a noi di fare fuori Gentiloni. In cambio ci ha
detto che avremmo potuto scrivere noi la legge elettorale”.
Fabrizio
Cicchitto ha aggiunto : “Renzi
è inaffidabile perché ha pulsioni omicide nei confronti dei compagni di partito
e dei suoi alleati”.
Mi ero già reso
conto, fin dai primi giorni, che Matteo Renzi fosse un individuo così spregiudicato,
arrogante ed insolente, da fare impallidire il ricordo di Silvio Berlusconi.
Non immaginavo,
però, che potesse rivelarsi un tale filibustiere da rendere innocenti le imprese
dei pirati e predoni descritte nei
romanzi di Emilio Salgari.
Com’era
prevedibile, di fronte a queste dichiarazioni esplosive il manipolo dei lacchè
renziani ha frettolosamente negato tutto, senza controprove e, questa volta, senza
minacciare querele nei confronti di Pizzolante, Formigoni e Cicchitto.
Lo stesso
Matteo Renzi ha replicato a queste dichiarazioni non sapendo dire altro che: “Far cadere Gentiloni ? Io ho fatto cadere
il mio governo e mi sono dimesso dopo che tutti avevano perso il referendum”.
Ridicolo !
Solo oggi apprendiamo da Renzi che il referendum costituzionale non lo ha perso
lui, sommerso da 19.421.025 di NO, ma lo hanno perso “tutti”.
Eppure, se
ben ricordo, Renzi, proprio lui, aveva personalizzato a tal punto quel
referendum da affermare “se perdo cambio mestiere” … mentre
invece è ancora lì a tramare contro compagni di partito ed alleati.
Deve essere
un vizio dei renziani, però, quello di rivoltare la frittata e negare l’evidenza
anche se colti con le dita nella marmellata.
Ad esempio, è
trascorso oramai un mese da quando la renzianissima Maria Elena Boschi si
rabbuiò perché Ferruccio De Bortoli, nel suo libro “Poteri forti”, aveva
riferito dell’interessamento della Boschi per salvare Banca Etruria di cui il
padre era vice presidente.
Ebbene,
negando tutto Maria Elena Boschi affermò subito di aver dato mandato ai suoi legali
per querelare De Bortoli.
Di quella querela
però ad oggi non si ha notizia.
Come mai ?
Forse perché
la minacciata querela avrebbe rischiato di essere per lei un boomerang ?
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