Proviamo ad immaginare quali e quanti danni
irreparabili potrebbe provocare un elefante lasciato libero di girondolare in
una esposizione di cristalleria.
Ebbene, a me sembra che, dopo i primi venti
mesi di permanenza a Palazzo Chigi di Matteo Renzi, l’Italia si ritrovi oggi
nelle stesse rovinose condizioni in cui l’elefante avrebbe lasciata quella
esposizione.
Ho la convinzione che come l’elefante anche
Renzi si muova con la stessa irresponsabile incoscienza.
Infatti, checché ne dica lui, abile
imbonitore, credo che la realtà comprovi che i danni da lui provocati alla società
italiana, oltre che alla Carta Costituzionale ed alla democrazia siano
incalcolabili ed inquietanti
D’altra parte non è marginale che, in un
lasso di tempo così breve Renzi, ad esempio, sia riuscito a suscitare risentimento
e frustrazione di insegnanti e di studenti, di pensionati e di piccoli
risparmiatori, di medici e di paramedici, di dipendenti pubblici e di giovani
disoccupati, di vigili del fuoco e di poliziotti, senza dimenticare gli oltre
sette milioni di italiani che vivono (NdR: si fa per dire !) in
stato di povertà assoluta o relativa.
Si è messo di buzzo buono, il nostro
premier, per umiliare le categorie più tartassabili, avendo cura di non trascurarne
nessuna.
Per questo non è casuale che a tessere le
sue lodi siano, invece, Confindustria, banchieri, bancarottieri, boiardi di Stato,
inquisiti, oltre alle solite marionette leopoldiane.
Nel mentre, però, da un lato si dava un
gran da fare per annientare le aspettative degli italiani, dall’altro ha
proceduto con diabolica perversione a minare i fondamenti della democrazia attuando
lo strisciante smottamento verso un regime assolutista.
Ha iniziato mettendo fuori gioco il
Parlamento al quale ha impedito, di fatto, il confronto e la discussione,
blindando i provvedimenti decisi dal governo sia con il malefico espediente
della “ghigliottina parlamentare”, sia con oltre 40 voti di fiducia, ad una
media di 2 voti di fiducia al mese.
Renzi ha fatto cartastraccia della Carta
Costituzionale che, nel disegnare l’impianto istituzionale, contempla che il nostro
Paese sia una “Repubblica parlamentare” nella quale al Parlamento sia
attribuito il potere di legiferare e non il solo umiliante compito di fungere
da mero organo di ratifica dei provvedimenti decisi dal governo.
Ma, quatto quatto continuando a strisciare
Matteo Renzi ha inflitti altri due colpi esiziali alla nostra Costituzione facendo
approvare una scellerata legge elettorale.
L’Italicum, infatti, da un lato prevede che
una formazione politica, anche se votata da non più del 25% degli elettori,
possa ottenere al ballottaggio oltre alla maggioranza assoluta in Parlamento, anche
il potere dispotico di insediare suoi tirapiedi ai vertici di tutte le
istituzioni.
Dall’altro depreda i cittadini del diritto
di eleggere i propri rappresentanti che, invece, saranno scelti dai capibastone
dei diversi schieramenti.
Da scafato imbonitore Renzi continua a turlupinare
i gonzi spacciando per cambiamento questo che non è altro, invece, che uno sfrontato
golpe.
Purtroppo, se e quando gli italiani si
sveglieranno dalla narcosi del renzismo sarà troppo tardi.
Ah … ma stavo dimenticando l’ultima perla di
Matteo Renzi, che sintetizzerei con “urrà evasione”.
Grazie infatti alla “legge di stabilità
2016” (NdR:
ovviamente approvata con voto di fiducia), che ha elevato a € 3.000 il limite per i pagamenti in
contanti, da domani chiunque di noi potrà saldare in nero gli onorari di
avvocati, commercialisti, dentisti, professionisti vari, i quali, ben felici di
potere evadere il fisco ci concederanno generosi sconti.
Nel contempo, dal momento che la
transazione avverrà in nero, noi eviteremo anche di pagare IVA, bolli e
balzelli vari.
Che genio questo nostro premier !
Buona
fortuna Italia !