Chi ha avuta la pazienza, altre volte, di seguire questo
blog si sarà reso conto che questo soggetto a me non è affatto simpatico.
Anzi, per dirla tutta, è dal famoso patto del Nazareno,
del 18 gennaio 2014, che trovo riprovevole lui né più né meno di quanto lo
siano tutti quelli che, con cinismo, ipocrisia e slealtà, calpestino, pugnalino
e denigrino amici e nemici, in misura indifferente se costituiscono un ostacolo
al loro smodato egocentrismo.
Agli inizi, lo ammetto, mi ero ingannato pensando che si
trattasse solo dei rigurgiti di un ragazzotto, capriccioso ed un po’ bullo, cresciuto
con l’idea goliardica che la vita sia un perenne luna park.
Ben presto, però, ho dovuto ricredermi.
Infatti, non erano semplicemente rigurgiti, dai suoi modi
e dal suo dire è emersa poco a poco una personalità deformata dal chiodo fisso del
“IO” e dalla spocchia da superuomo infallibile, unico detentore del verbo
assoluto.
La storia, non solo italiana, ci ricorda purtroppo
tragedie e disastri che individui di questa genia hanno disseminato con il loro
transito in un qualche ruolo di potere, politico, economico, finanziario, religioso.
La sventura è che questi soggetti hanno facile presa, ad
ogni latitudine, su coloro che si lasciano abbindolare da uno scilinguagnolo
sciolto e da panzane inverosimili date loro a bere con insolente sfrontatezza.
E poiché al nostro bulletto di provincia non difetta né
la sfrontatezza né la chiacchiera, ecco che una caterva di gonzi ha creduto in
lui come ad un nuovo messia che diffonde benessere e felicità.
Così, rigonfio di arroganza, ebbro di boria, strafatto
del suo “IO” il nostro spocchioso demagogo non solo ha dimostrato di essere
sordo alle critiche, ma si è reso persino patetico con la sua ossessione di
vedere dappertutto nemici, gufi e … pantani.
A dargli manforte ha contribuito la “libera informazione”
che per oltre mille giorni si è genuflessa ai suoi piedi diventando megafono di
fanfaronate e fandonie.
Neppure quando, con il passare dei mesi, è apparso
evidente che il maldestro messia sapeva generare solo slogan, tweet e slide, confermandosi
incompetente ed incapace nell’affrontare le vere difficoltà del Paese, i media hanno
dato segni di riappropriasi del buonsenso e del senso critico per evidenziare
le macerie di quegli infausti mille giorni.
La realtà è che saremo noi cittadini comuni, purtroppo, a
pagare lo scotto, giorno dopo giorno, delle conseguenze di capricci e
scelleratezze di quel messia viziato e cialtrone.
I guai, però, sembrano non ancora finiti.
Infatti, il pifferaio, troppo pieno di sé per riconoscere
le clamorose batoste subite, sta richiamando a raccolta, nel suo baraccone “venghino
signori venghino”, i creduloni ai quali riserva oggi la prospettiva di un suicidio
collettivo, un suicidio verso il quale intende trascinare il Paese.
Ancora una volta … io non ci sto !
Ma che distratto ! … stavo dimenticando di dire il nome
di questo individuo … ma ce ne è davvero bisogno ?
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