Non sono ancora noti tutti i dettagli dell’accordo
raggiunto tra il Campidoglio e la AS Roma per la costruzione del futuro stadio
ma già i media traboccano dei conati di critiche velenose sparate alla cieca.
In modo particolare nell’insensato gioco di tirassegno ai
fantasmi primeggiano gli allievi della facoltà di cialtroneria istituita presso
la celeberrima Università di Rignano sull’Arno.
Ascoltata, con deferente attenzione, la lectio magistralis che il docente maximus, Matteus de Rentiana
familia, ha impartita sul tema “Blaterate, Blaterate, ma spargete solo balle”, i
discepoli hanno iniziato, con impegno, a mettere in pratica l’insegnamento ricevuto.
A mettersi particolarmente in luce, nel mettere in pratica
la dottrina del sommo maestro, eccelle soprattutto lui, l’onorevole Andrea
Romano.
D’altra parte è comprensibile che l’onorevole faccia di
tutto per rifarsi una verginità e far dimenticare i suoi trascorsi politici da voltagabbana.
Infatti, dopo essere stato per anni fedelissimo di
Massimo D’Alema diventando, dal 2005 al 2009, perfino direttore della
fondazione “Italianieuropei” presieduta da D’Alema, nel 2013 decide di fare il suo
primo salto della quaglia per farsi eleggere in Parlamento con “Scelta Civica”
di Mario Monti.
Anche il suo slancio civico, però, dura poco e così nell’ottobre
2014, acceso da improvviso amore per Renzi, trasmigra nelle file del PD, il che
gli consente di diventare condirettore di “L’Unità”, l’organo del partito.
Puntellato da questo esuberante curriculum politico che ti
fa l’onorevole Romano ?
Mentre i tifosi giallorossi, e non solo loro, esultano
perché l’annosa vicenda del nuovo stadio è finalmente arrivata a soluzione, Romano
decide di fare fuoco contro l’accordo che è stato concluso tra il Campidoglio e
l’AS Roma.
L’ex dalemiano, ex montiano ed oggi renziano si è spinto
ad affermare infatti: “Ciò
che è più grave per la città è che sull’altare dell’ideologia grillina sono
state sacrificate il 50% delle opere pubbliche. Cioè meno servizi per i
cittadini. L’ennesimo affronto di una giunta cialtrona”.
In evidente stato confusionale questo paladino della
coerenza non deve aver capito che il taglio finale del 60% si riferisce solo alle
cubature del “business park” ed alla cancellazione delle tre torri, e non alle
opere pubbliche che, invece, sono state confermate e pianificate in due fasi.
Eppure sarebbe stato sufficiente, per evitare anche
questa pessima figura, che Romano si informasse leggendo, ad esempio, i
principali quotidiani nazionali che, di certo, non sono teneri con il M5S.
Certo, così facendo avrebbe disatteso, però, l’insegnamento
del sommo maestro “Blaterate, Blaterate, ma spargete solo balle”, e questo non
sarebbe stato … coerente !
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