Secondo indiscrezioni di stampa il premier
Gentiloni ed il ministro Padoan si sarebbero indispettiti, per usare un
eufemismo, nell’apprendere che 37 parlamentari, di provata fede renziana,
avevano sottoscritta una mozione per invitare il governo a non mettere mano
alle accise su carburanti e tabacchi.
Per evitare, infatti, che l’UE metta in
atto la minaccia di avviare la procedura di infrazione nei confronti
dell’Italia, il governo si sta scervellando per trovare quei 3,4 miliardi necessari
per attuare la manovra correttiva richiesta dai commissari europei.
Il problema è sorto, di fatto, perché
l’eredità fallimentare dei mille giorni del governo Renzi non è solo riconducibile
ai rovinosi smacchi subiti da tutte le pseudo riforme volute dal ducetto di
Rignano, ma ha lasciata una precarietà dei conti pubblici tale da non sfuggire
né ai controlli della UE né alla attenzione dei mercati finanziari.
Il primo effetto, ad esempio, è stato il balzo
dello spread a 200 con il conseguente aumento dei tassi che l’Italia dovrà
pagare ai sottoscrittori delle prossime emissioni di titoli.
Temo, ahinoi, che solo nei prossimi mesi,
poco a poco, noi italiani ci renderemo conto di quanto amaro sarà il boccone
che dovremo trangugiare per effetto delle molte decine di miliardi che Matteo
Renzi ha dilapidate oltre che in mancette elettorali anche per compiacere industriali,
banchieri e compari di ogni genere.
Purtroppo, però, lo sperpero di denaro
pubblico non sembra terminato con la partenza di Renzi da Palazzo Chigi.
In questi giorni, ad esempio, il ministro
allo sport Luca Lotti, renziano della prima ora, sta facendo ogni acrobazia possibile
per far sì che il Parlamento approvi il finanziamento di 97 milioni alla Ryder
Cup di Golf che dovrebbe svolgersi a Roma nel 2022.
Insomma, ancora un tentativo di sperperare
denaro pubblico per compiacere l’amico Giovanni Malagò ed i 90.000 praticanti
di questo sport in Italia (NdR: … proprio mentre ISTAT rende noto che
nel 2016 un ulteriore mezzo milione di persone si è aggiunto ai già molti milioni di poveri
che campano indecorosamente in Italia).
Ma torniamo alla mozione che ha infastiditi
Gentiloni e Padoan.
Ho il sospetto che quei 37 soldatini delle
truppe rignanesi abbiano sottoscritta quella mozione solo per ordine ricevuto
dal loro ducetto, senza neppure rendersi conto che solo loro sarebbero apparsi
come degli scellerati, disposti cioè a fottersene dei molti guai che si
abbatterebbero sul nostro Paese qualora l’UE avviasse la procedura di
infrazione.
Un sospetto che, poche ore dopo, è stato avvalorato
da due circostanze.
La telefonata, che Renzi avrebbe fatta a
Padoan per intimargli di non aumentare le accise su carburanti e tabacchi per rispondere
al diktat della UE, e la sfrontata intenzione di mettere in imbarazzo lo stesso
Padoan invitandolo alla direzione PD che, verosimilmente, lunedì prossimo avallerà
la mozione sottoscritta dai 37 soldatini.
Come non porsi, a questo punto, qualche
domanda.
1.
Vuoi
vedere che Renzi, conscio di aver devastati i conti pubblici a tal punto da rendere
inevitabile la procedura di infrazione della UE, abbia deciso di lasciare
Palazzo Chigi per mettere negli impicci Gentiloni ? (NdR: dopo la congiura ordita contro Enrico
Letta non mi sorprenderei di un altro sgambetto ad un compagno di partito!)
2. Essere rimasto abbarbicato alla segreteria
PD, sconfessando l’impegno di lasciare la politica se fosse stato sconfitto al
referendum del 4 dicembre, è servito a Renzi forse anche per imporre a
Mattarella e Gentiloni i suoi ministri fedelissimi per controllare in questo
modo che non fossero scoperchiati i vasi di Pandora lasciati agli italiani dal
suo governo ?
3. Infine, la cocciutaggine con cui Renzi insiste
per elezioni anticipate non nasconderà, per caso, la paura che, quando saranno
scoperchiati via via questi vasi di Pandora, gli italiani si potrebbero rendere
conto di quanto disastrosi siano stati per il Paese i suoi 1000 giorni a
Palazzo Chigi ?
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