martedì 6 gennaio 2015

Malcostume … di Stato

Sono inaudite la faccia tosta e l’ipocrisia con cui Maurizio Belpietro continua, da giorni, a pubblicare in prima pagina sul quotidiano “Libero”, di cui è direttore, roboanti titoli scandalistici sull’uso di un aereo di Stato da parte di Matteo Renzi e della sua famiglia per recarsi a trascorrere le vacanze natalizie sulle nevi di Courmayeur.
Che Renzi abbia sbagliato, approfittando della sua posizione per ottenere dalla Aeronautica Militare il Falcon 900 con cui recarsi a Firenze, recuperare moglie e figli, e quindi fare rotta sull’aeroporto della Val d’Aosta, è un dato di fatto inconfutabile che conferma, qualora ce ne fosse ancora bisogno, di come Renzi abbia assimilata rapidamente l’arroganza della classe politica.  
Mi infastidisce, però, che lo smemorato Belpietro si accanisca con tanto fervore su questa cavolata di Renzi, e non ricordi di essere stato in prima fila a difendere il suo padrone, quel Berlusconi da Arcore che a lungo ha abusato dei voli di Stato, sulle rotte Roma-Olbia e Milano-Olbia, per portare a zonzo avvenenti donzelle protagoniste dei bunga bunga.
Quello dell’uso abusivo dei voli di Stato da parte dei politici è solo una aspetto del multiforme malcostume con cui i politici, presenti e passati, dilapidano il denaro pubblico.
Ad esempio si sono serviti di voli di Stato anche Ignazio La Russa, per farsi condurre in tutta fretta a Milano per assistere ad una partita dell’Inter, Roberto Caldiroli, per recarsi a Cuneo a far visita ad una amica, Clemente Mastella, per andare con il figlio a Monza per assistere al gran premio di F1, e Roberta Pinotti, per farsi accompagnare a Genova per il fine settimana.
Ogni volta la gente si è incazzata ed i media hanno stigmatizzati gli episodi ma, come Renzi dimostra, la nostra classe politica continua ad abusare spudoratamente, nonostante esistano circolari e protocolli che regolamentano l’uso dei voli di Stato.
Già, ma ci vorrebbero dirigenti e funzionari con gli attributi giusti per far rispettare le regole ed impedire gli abusi, anche quando di fronte a loro ci fosse il presidente del consiglio.
Per fortuna ogni tanto scopriamo anche che Giorgio Napolitano va a Capri con il traghetto di linea, insieme agli altri turisti, o che Enrico Letta, quando era presidente del consiglio, ha utilizzato un aereo di linea per andare in vacanza a Trieste con la sua famiglia, o che la Signora Clio Maria Bittoni, moglie del Presidente della Repubblica, fa la fila al botteghino per acquistare i biglietti di una esposizione.
Certo è che fra voli di Stato, auto blu e scorte, viene scialacquato molto di quel denaro che i contribuenti italiani versano all’erario, spesso al costo di pesanti sacrifici.
Eppure, sarebbe sufficiente adottare una seria spending review per tagliare una caterva di costi inutili che si sono andati accumulando via via, ora per gratificare qualcuno con uno status, ora per piaggeria, ora semplicemente per un banale qui pro quo.
Basti pensare alle migliaia di agenti delle forze dell’ordine impegnati, 24 ore su 24, a fare da scorta a personaggi che non corrono alcun rischio.
Perché mai, ad esempio, le dimore sparse qua e là in Italia di un pregiudicato, anche se è stato presidente del consiglio, devono essere sorvegliate giorno e notte dalle forze dell’ordine ?
Perché mai, mi domando, devono avere la scorta, con relative auto blu, molti parlamentari, giornalisti, boiardi, e loro famigli, se non per una pacchiana testimonianza di status ?
Mi si obietterà: vengono applicati i protocolli di sicurezza.
Balle !
Non c’è protocollo di sicurezza che tenga quando questi individui  “scortati” frequentano piste di sci, skilift, stadi, bar, ristoranti, supermercati, teatri, manifestazioni di piazza, yacht, discoteche.
La verità, invece, è che gli “scortati” si servono spesso degli agenti di scorta come fattorini, maggiordomi, autisti, cui mollare la macchina alla ricerca di un parcheggio, oppure anche come conducenti di carrelli nei shopping centre.
Malcostumi che sono sotto gli occhi di tutti, ma che Matteo Renzi finge di non vedere perché altrimenti, se li contrastasse, come farebbe poi ad andare a sciare con i voli di Stato ?

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