C’è un
antico detto popolare che più o meno dice così: “la gatta frettolosa fa i gattini ciechi”, per significare che a voler
fare le cose troppo in fretta si finisce
sempre per commettere errori, a volte imperdonabili.
È un modo
di dire che, secondo me, aiuta a leggere i primi dodici mesi di attività di
Matteo Renzi, dieci dei quali trascorsi a Palazzo Chigi.
Come
non ricordare, ad esempio, la promessa riforma della legge elettorale, il
famoso (NdR: o famigerato ?) Italicum ?
Dopo
aver intrallazzato insieme al pregiudicato con la “tresca del Nazareno”, Renzi si presentò da neo-segretario alla
assemblea del PD e, pavoneggiandosi, sventolò sotto gli occhi dei presenti un Italicum che, a suo dire, sarebbe stato
approvato senza modifiche nel giro di qualche settimana.
Era il
gennaio 2014, cioè un anno fa !
Sono trascorsi
ormai dodici mesi durante i quali hanno continuato a litigare e, modifica dopo modifica, il giorno in cui il
Parlamento dovesse mai approvare l’Italicum,
ci troveremo di fronte a qualcosa di molto diverso dal testo che Renzi aveva
sventolato di fronte alla assemblea del PD.
Possiamo
dire, dunque, che in ordine di tempo l’Italicum
sia stato il primo “gattino cieco”
partorito da un incauto e frettoloso Renzi.
Spinto
dalla smania di sparare annunci a gogò, Renzi però ha costellato di “gattini ciechi” ogni conferenza
stampa, ogni dichiarazione.
Oggi
vorrei soffermarmi in particolare su un’altra smargiassata che il presidente
del consiglio ha propinata agli italiani.
Mi
riferisco all’annuncio con il quale un Renzi vanesio prometteva che dal 2015 venti
milioni di contribuenti sarebbero stati sollevati dall’angoscia di compilare il
730 perché, bontà sua, avrebbero ricevuta la dichiarazione dei redditi
precompilata, della quale verificare semplicemente correttezza e completezza.
Immagino
il sospiro di sollievo dei venti milioni di lavoratori dipendenti e pensionati,
rincuorati dall’idea di poter fare a meno dei commercialisti o di fare
la fila ai CAF.
Balle,
ancora una volta balle !
A confermarlo
non sono i soliti media antiregime, ma addirittura l’Agenzia delle Entrate,
secondo i cui calcoli almeno il 70% delle dichiarazioni precompilate (NdR: vale
a dire di almeno 14 milioni di contribuenti !) richiederà un intervento da parte di un
professionista o dei CAF.
Le
dichiarazioni dei redditi precompilate, infatti, non prevedono ad esempio alcun
dato relativo alle rendite catastali od alle detrazioni per spese sanitarie,
rette scolastiche, mutui, polizze vita, contributi previdenziali, bonus per ristrutturazioni
ed altre forme di detrazioni fiscali.
Inoltre,
la Agenzia delle Entrate prevede che almeno il 28% delle dichiarazioni
precompilate potrà comunque contenere errori che il contribuente dovrà per
forza correggere.
Per
questo, nel 2015, milioni di contribuenti non potranno fare a meno di ricorrere
ai commercialisti ed ai CAF, i quali, a loro volta, saranno costretti ad operare
procedendo sui carboni accesi perché le norme di attuazione prevedono, per ogni
certificazione omessa, tardiva o errata, una sanzione di € 100,00 (NdR:
cioè, la bazzecola di 193.627 lire del vecchio conio !).
Si
mormora che la situazione potrebbe migliorare nel 2016, ma per il momento si
tratta solo di una speranza a cui aggrapparsi.
Ora mi
domando, ma Renzi non poteva essere meno sconsiderato ed attendere, prima di pavoneggiarsi
con il solito annuncio farlocco, che la Agenzia delle Entrate confermasse la
messa a punto, il completamento e la verifica di tutte le procedure ?
Cosa sono autorizzati a pensare di Matteo Renzi gli
italiani, dopo questo ennesimo annuncio fraudolento ?
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