mercoledì 31 dicembre 2014

Eroe non è chi fa il proprio dovere

Mi fa piacere poter scrivere l’ultimo post del 2014 citando un italiano che, pur avendo semplicemente fatto il proprio dovere, oggi viene osannato dai media come un eroe.
Mi riferisco ad Argilio Giacomazzi, il comandante del traghetto Norman Atlantic finito tragicamente in fiamme nel mare Adriatico.
Come tutti gli italiani che, ogni giorno, fanno il loro lavoro con impegno e serietà, il comandante Giacomazzi ha dato prova di conoscere molto bene il senso di responsabilità, rimanendo a bordo della nave fino all’ultimo, pur se in precarie condizioni di salute, per coordinare l’evacuazione dei passeggeri affidatisi a lui perché comandante del traghetto.
Lasciare per ultimo il traghetto non è stato un atto di eroismo ma il preciso dovere di ogni comandante di una nave.
Un dovere richiamato, tra l’altro, anche dal codice morale della marineria di tutto il mondo.
Un codice del quale se ne era infischiato invece, tre anni fa, un altro comandante, quello della Costa Concordia, più noto come Mister Cacarella, la cui preoccupazione era stata di porsi lui in salvo su una delle prime scialuppe calate in mare dopo il naufragio.
Il fatto è, purtroppo, che siamo così assuefatti, ormai, a convivere ogni giorno con funzionari disonesti che intascano mazzette, con dipendenti truffaldini che ostentano un assenteismo cronico, con scansafatiche di ogni tipo, con politici corrotti, con funamboli del malaffare, che se qualcuno si limita a fare niente più di ciò che è suo dovere gridiamo subito al miracolo e lo glorifichiamo come eroe.
Disgraziatamente siamo ridotti al punto che sempre più tra le persone corrette ed oneste si va insinuando il dubbio se sia cosa giusta fare il proprio dovere correndo così il rischio di essere penalizzati.
È già accaduto !
Ad esempio, ne sa qualcosa il Capitano di Fregata Gregorio De Falco, rimosso nei mesi scorsi dal suo incarico operativo.
La sua grave colpa è stata quella di aver coordinati, con professionalità, prontezza e risolutezza, i soccorsi ai naufraghi della Costa Concordia, in quella tragica notte, e di aver richiamato Mister Cacarella alle sue responsabilità.
Forse avrà dedicato troppo impegno ed efficienza nell’intento di salvare centinaia di vite umane, mentre il responsabile della tragedia si godeva lo spettacolo dagli scogli dell’isola del Giglio ?
Boh ! Misteri di un Paese che ha smarrita la bussola !
Vorrei augurarmi che, nel 2015, non ci tocchi  apprendere che anche il comandante Giacomazzi sia perseguitato per aver fatto semplicemente quello che il suo incarico gli imponeva.
Vorrei concludere, perciò, con l’augurio che nel 2015 ci sia più considerazione per le moltissime persone oneste e più implacabilità nei confronti dei troppi furfanti e disonesti che prosperano nel nostro Paese !

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