Ci sono giornate, ed oggi è una di quelle, in cui assisto
incredulo al susseguirsi di eventi così paradossali e schizofrenici da far
apparire assurda ed ingiustificabile la realtà.
Alcune vicende avvenute, o delle quali si è avuta
conoscenza nelle ultime ore, inducono ad esempio a qualche riflessione.
Da mesi, ormai, lo sbarco di migranti sulle coste
italiane e greche si fa ogni giorno più drammatico non solo per la incontrollabile
dimensione dei flussi, ma soprattutto per la inadeguatezza delle strutture che
dovrebbero assicurare una accoglienza almeno decente.
L’Unione Europea, che si crogiola nel suo egoismo, ha
sempre fatte orecchie da mercante ad
ogni sollecitazione, anche perché considera Italia e Grecia le ultime ruote del
carrozzone europeo.
Per i maggiorenti dell’UE, infatti, Italia e Grecia hanno
così poca rilevanza che ieri, per valutare e decidere come affrontare i sempre
più ingestibili flussi migratori, si sono incontrati a Parigi Angela Merkel e
François Hollande.
Neppure l’ombra, a Parigi, di rappresentanti dei due
paesi che invece sono in prima linea a sobbarcarsi, da soli, oltre al
salvataggio anche la ricezione di migliaia e migliaia di poveracci.
Non solo ma, a conclusione dell’incontro, dopo aver bacchettate
Italia e Grecia, colpevoli di inefficienze, i due maggiorenti, M & H, hanno ordinato
loro di mettere in piedi e “velocemente”
(NdR: Sic !!!), entro fine anno, efficaci centri per la registrazione dei
migranti.
Domanda: insomma,
a che cavolo servono i salamelecchi, le
smancerie ed i sorrisi che Matteo Renzi riserva alla Merkel se poi il nostro
Paese non viene neppure consultato su come affrontare le criticità che lo
assillano ?
Ma lasciamo l’UE e veniamo ai fatti di casa nostra (NdR:
mi verrebbe da scrivere di “cosa” nostra).
Profittando del mese di agosto, che per tradizione vede
gli italiani distratti e vacanzieri e l’informazione assente per ferie, il
Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ha disposto alla chetichella l’esonero da “incarichi operativi e di polizia
giudiziaria” del Colonnello Sergio De Caprio, noto come Capitano Ultimo.
Era il 1993 quando, a capo di un reparto ROS (NdR:
Raggruppamento Operativo Speciale) l’allora capitano De Caprio, a conclusione di indagini
“coerenti e concatenate”, così definite dal Tribunale di Palermo, riuscì a
mettere le manette a Salvatore (Totò)
Riina.
Trascorso, però, il tempo degli encomi De Caprio fu assegnato,
come vice comandante, al NOE (NdR: Nucleo Operativo Ecologico) dove, impegnato in importanti indagini, ha
consentito ai magistrati di inquisire ed arrestare, nel 2013, Giuseppe Orsi,
presidente di Finmeccanica, con l’accusa di concussione e peculato e, nel 2014,
Manlio Cerroni, proprietario della discarica romana di Malagrotta, e Bruno
Landi, ex presidente della Regione Lazio.
Anche per queste ultime circostanze suscitano perplessità
sia il periodo che le modalità con cui il Comando generale ha attuata una
decisione che, tra l’altro, ricorda molto la rimozione inflitta dai vertici
della Marina al capitano di fregata De Falco resosi colpevole, nel coordinare i
soccorsi ai naufraghi della Costa Concordia, di aver rivolto a Schettino il
famoso ordine “torni a bordo cazzo !”.
Domanda: a chi rischierebbe
di pestare i piedi il colonnello De
Caprio per esimerlo da incarichi operativi e da compiti di polizia giudiziaria e sollevarlo così dalle indagini su “Mafia Capitale” e su “CpL
Concordia” ?
Mentre trapelavano, però, le prime notizie sulla
rimozione del colonnello De Caprio, a Roma si riuniva il Comitato per l’ordine
e la sicurezza pubblica, convocato per trattare il caso delle esequie
hollywoodiane del boss Casamonica.
Nella conferenza stampa, che è seguita, il prefetto
Gabrielli ha riconosciuto che si è trattato di una vicenda gravissima che oltre
a screditare il sistema di controllo e prevenzione, ha recato un danno intollerabile
alla immagine non solo della città di Roma.
Gabrielli, però, ha anche dovuto ammettere che il clan
dei Casamonica fosse da sempre noto alle forze dell’ordine che, in passato, hanno
eseguiti ben 117 arresti di individui affiliati al clan.
Ed allora, se il clan era noto e controllato come è stato
possibile organizzare il funerale show con tanto di carro, cavalli ed
elicottero? Chi sono i responsabili di aver lasciato fare senza intervenire ?
Dalle dichiarazioni del Prefetto sembra tuttavia non
emergere alcun responsabile !
Domanda: ma al termine di questa giornata è legittimo,
si o no, pensare che il nostro sia davvero “ ’o paes e pulecenella” ?