Dopo i tragici e luttuosi attentati di Parigi del 13
novembre scorso, seguiti a febbraio dal terroristico e vile attacco di
Bruxelles, mi sono detto che continuando a commentare le meschine vicissitudini della
politica italiana avrei mancato di rispetto alle vittime della
barbarie jihadista ed al dolore dei loro cari.
Per questo ho preferito interrompere la pubblicazione di
post nonostante lo scenario politico italiano continuasse a proporre momenti di
quotidiana bassezza.
In queste ultime ore, però, la insolenza della
combriccola degli “enfants pas du tout prodigieux” che, oltre ad arrogarsi il diritto
di governarci, pretende anche di prendere per i fondelli milioni di italiani,
non è più sopportabile.
Prendiamo ad esempio la oramai ex ministra Federica Guidi
le cui uniche credenziali, per entrare nel governo Renzi, erano l’aver
frequentata Villa San Martino ad Arcore, in compagnia del padre imprenditore
modenese.
Poiché nei giorni in cui si formò il governo Renzi andava
di moda il “patto del Nazareno”, non fu difficile, per Berlusconi, ottenere che,
al Ministero dello sviluppo economico con delega per le comunicazioni, fosse
nominata la fidata Federica Guidi che avrebbe scongiurate spiacevoli sorprese a Mediaset.
In effetti da
quando si sono insediati il governo Renzi e la ministra Guidi , dall’agenda di
governo è scomparsa, ad esempio, la asta delle frequenze TV tanto indigesta a
Berlusconi.
Non è avventato, perciò, pensare che la nomina a ministra
della Guidi sia una delle cambiali che Renzi abbia pagato a Berlusconi per sdebitarsi dell’aiuto da lui ricevuto prima
nello spodestare Enrico Letta e poi per arrampicarsi a Palazzo Chigi.
Ora, però, Federica Guidi oltre a tutelare gli interessi di Mediaset non
poteva non curare anche quelli del fidanzato, Gianluca Gemelli.
Per questo, con insolente arroganza, gli “enfants pas du
tout prodigieux” del governo hanno allestito e fatto approvare il cosiddetto
emendamento “Tempa Rossa”.
Renzi, però, mente sapendo di mentire quando ai
parlamentari del suo partito, critici nei confronti di quel emendamento, rinfaccia
di averlo votato.
Infatti la ministra per i rapporti con il Parlamento,
Maria Elena Boschi, se ne è infischiata che il “Tempa Rossa” fosse già stato
bocciato dalla commissione parlamentare, e ciò nonostante lo ha inserito al
comma 552 della Legge di Stabilità 2015, sulla quale il governo, ancora una
volta, ha chiesto il voto di fiducia.
Per questo è falso sostenere, come fa Renzi, che il
“Tempa Rossa” sia stato distintamente approvato dal Parlamento perché, in
effetti, è passato grazie al colpo di mano compiuto ponendo la fiducia.
Certo non è questa la prima, e di certo non sarà l’ultima
asserzione falsa che esce dalla bocca del nostro premier.
Come quando ha affermato che il decreto “salva banche”
non era stato predisposto per offrire un salvagente al vice presidente di Banca
Etruria, cioè al padre della sua beniamina, la ministra Maria Elena Boschi.
Di questa ennesima indegna vicenda italiana, però, in
particolare mi hanno turbato le gravi ed inquietanti parole “mi stai usando” con cui, a proposito
dell’affaire “Tempa Rossa”, Federica Guidi, ancora ministra della
Repubblica, si rivolgeva al suo compagno Gianluca Gemelli in una telefonata.
Questo significa che per il tramite della ministra Guidi il signor Gemelli stava “usando” anche Renzi
ed il suo governo ?
Mi
domando, a questo punto: la nostra vita
e le sorti del nostro Paese sono decise da ministri, vice ministri e
sottosegretari del governo Renzi che sono o potrebbero essere “usati” dalle pretese
di genitori, figli, parenti, fidanzati, amanti, ma soprattutto … mandanti e
burattinai ?
Nessun commento:
Posta un commento