Eppure, nonostante ciò che avviene ogni giorno sotto i
nostri occhi, molti di noi cocciutamente continuano ad illudersi di vivere in
un Paese democratico nel quale, come recita la Carta Costituente all’Art. 1 “La sovranità appartiene al popolo
che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.
Oggi, ad esempio, alla Camera si è presentato il
presidente del Consiglio, Matteo Renzi, per manifestare la sua soddisfazione
perché nella giornata, da lui definita “storica”, la cosiddetta riforma
costituzionale (NdR: del
Senato) è arrivata all’ultimo voto dell’iter
parlamentare.
Non appena, però, Renzi ha iniziato il suo solenne e raggiante
sermone i deputati dell’opposizione , tutti, hanno abbandonati i loro scranni
lasciando i soli parlamentari del partito democratico a presidiare l’aula.
La vista di quell’aula così desolatamente mezzo vuota mi
ha indotto a domandarmi quanti italiani,
di fatto, rappresentassero quei deputati che avevano abbandonata l’aula.
Poiché la Camera è sempre quella eletta nel 2013 con il “porcellum” (NdR: legge elettorale dichiarata
incostituzionale dalla Consulta) non restava altro da fare che consultare i risultati usciti
dalle urne il 24 e 25 febbraio 2013.
Come sospettavo a lasciare l’aula sono stati i deputati
eletti dal 57,8% degli elettori votanti, cioè da 19.681.717 cittadini mentre,
invece, precettati in aula sono rimasti i deputati del PD in rappresentanza di
8.958.399 cittadini, insieme a quelli di Scelta Civica, Area Popolare ed
Alleanza Liberalpopolare.
Ora è pur vero che da quel voto sono trascorsi già tre
anni e che molti, troppi parlamentari, in questi anni, hanno tradito i loro
elettori zompando indecentemente da uno scranno all’altro, tuttavia questi
numeri mantengono ancora oggi la loro significatività.
Non c’è dubbio che responsabile di questa aberrante situazione, in
cui il Paese è governato da coloro che non hanno ottenuto il voto dalla maggioranza
degli elettori, sia l’incostituzionale “porcellum”.
Ma di certo la situazione degenererà ulteriormente quando
gli italiani saranno chiamati alle urne con la nuova legge elettorale, l’Italicum.
Così
come l’unica certezza, purtroppo, è che
con il Porcellum o con l’Italicum i nostri politici continuano con accanimento ad
impedire che il Popolo eserciti la sovranità, fottendosene dell’Art. 1 della
Carta Costituzionale.
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