martedì 12 aprile 2016

Perché fregarsene della Costituzione ?

Eppure, nonostante ciò che avviene ogni giorno sotto i nostri occhi, molti di noi cocciutamente continuano ad illudersi di vivere in un Paese democratico nel quale, come recita la Carta Costituente all’Art. 1 “La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.
Oggi, ad esempio, alla Camera si è presentato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, per manifestare la sua soddisfazione perché nella giornata, da lui definita “storica”, la cosiddetta riforma costituzionale (NdR: del Senato) è arrivata all’ultimo voto dell’iter parlamentare.
Non appena, però, Renzi ha iniziato il suo solenne e raggiante sermone i deputati dell’opposizione , tutti, hanno abbandonati i loro scranni lasciando i soli parlamentari del partito democratico a presidiare l’aula.
La vista di quell’aula così desolatamente mezzo vuota mi ha indotto  a domandarmi quanti italiani, di fatto, rappresentassero quei deputati che avevano abbandonata l’aula.
Poiché la Camera è sempre quella eletta nel 2013 con il “porcellum” (NdR: legge elettorale dichiarata incostituzionale dalla Consulta) non restava altro da fare che consultare i risultati usciti dalle urne il 24 e 25 febbraio 2013.
Come sospettavo a lasciare l’aula sono stati i deputati eletti dal 57,8% degli elettori votanti, cioè da 19.681.717 cittadini mentre, invece, precettati in aula sono rimasti i deputati del PD in rappresentanza di 8.958.399 cittadini, insieme a quelli di Scelta Civica, Area Popolare ed Alleanza Liberalpopolare.
Ora è pur vero che da quel voto sono trascorsi già tre anni e che molti, troppi parlamentari, in questi anni, hanno tradito i loro elettori zompando indecentemente da uno scranno all’altro, tuttavia questi numeri mantengono ancora oggi la loro significatività.
Non c’è dubbio che  responsabile di questa aberrante situazione, in cui il Paese è governato da coloro che non hanno ottenuto il voto dalla maggioranza degli elettori, sia l’incostituzionale “porcellum”.
Ma di certo la situazione degenererà ulteriormente quando gli italiani saranno chiamati alle urne con la nuova legge elettorale, l’Italicum.
Così come  l’unica certezza, purtroppo, è che con il Porcellum o con l’Italicum i nostri politici continuano con accanimento ad impedire che il Popolo eserciti la sovranità, fottendosene dell’Art. 1 della Carta Costituzionale.

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