sabato 17 ottobre 2015

Non è più solo spregiudicatezza


Anche di fronte alla Legge di Stabilità, resa pubblica dal governo, Antonio Lubrano (NdR: popolare conduttore del programma TV “Mi manda RAI tre”) avrebbe detto “una domanda mi sorge spontanea: dove finisce la spregiudicatezza di Renzi e dove inizia la sua inclinazione ad assecondare ogni violazione di leggi, norme, regolamenti?”
Ora, che Matteo Renzi fosse un individuo spregiudicato lo si era capito fin dal modo con cui si è insediato a Palazzo Chigi.
Che, però, prediligesse anche andare oltre, fino ad oggi se ne erano avute solo alcune avvisaglie.
Ad esempio, poche ore prima che la Legge di Stabilità fosse resa nota, il Senato, con il parere favorevole del governo, nel tempo record di 2h e 20’ ha approvato, con il suffragio di tutti i partiti ed il solo voto contrario del M5S, il ddl Boccadutri che dispensa oltre 45 milioni di denaro pubblico per il finanziamento dei partiti, nonostante i partiti non abbiano presentati i bilanci certificati, 2013 e 2014, come richiede loro la legge.
A cosa andrebbero incontro, invece, gli amministratori di una qualsiasi società se non presentassero nei tempi prescritti i loro bilanci ?
Già, ma per il governo Renzi questi sono soldi pubblici che possono essere scialacquati a piacimento, basta approvare in fretta e furia un ddl che renda lecito ciò che è illegittimo.
E visto che ci siamo perché non facilitare anche l’evasione fiscale, il lavoro nero, la corruzione, prevedendo una norma ad hoc ?
Detto fatto.
Infatti, nella Legge di Stabilità, con la solita menata di favorire l’aumento dei consumi, Renzi ha deciso di elevare da 1.000 a 3.000 euro l’utilizzo del denaro contante perché, secondo lui, la gente sarà così più invogliata a spendere.
Ora, mi duole doverlo ammettere, ma confesso di non essermi accorto che milioni di operai, impiegati, pensionati, precari, disoccupati si aggirassero con in tasca rotoli di banconote nell’attesa che Renzi li autorizzasse finalmente a spendere quei soldi per poter sfamare le loro famiglie.
Mentre ho appreso, invece, che a Roma è finito in gattabuia un funzionario comunale, pizzicato con le mani nella marmellata mentre intascava una mazzetta di 2.000 euro, ovviamente denaro contante, in cambio di informazioni riservate sugli appalti per il Giubileo.
Ma in quale mondo vive Matteo Renzi ?
È possibile che sulla sua scrivania, e solo su quella, non arrivino i dati ISTAT che attestano come il 50% delle famiglie italiane viva con meno di 2.000 euro al mese, mentre c’è un ulteriore 20% che cerca di sopravvivere con meno di 1.200 euro mensili ?
Forse sono i consumi di questo 70% di famiglie che Renzi si propone di far aumentare elevando, con la Legge di Stabilità, il limite di utilizzo del contante da 1.000 a 3.000 euro ?
È mai possibile, quando sproloquia di depositi bancari, che solo lui ignori i dati di Bankitalia che evidenziano come, nel nostro Paese, la ricchezza sia per oltre il 50% nella disponibilità del 10% delle famiglie e che ad essere cresciuti in questi anni non sono di certo i conti in banca di operai, impiegati, pensionati, precari, disoccupati e cassaintegrati ?    
È possibile che solo lui ignori che in Italia l’evasione fiscale superi i 180 miliardi di euro, vale a dire il doppio di quella inglese e francese ed il triplo di quella spagnola ?
È possibile che sia così sprovveduto da non capire che evasione fiscale e criminalità generano quel denaro nero che, tra l’altro, alimenta malaffare e corruzione e che lui oggi sdogana con la Legge di Stabilità ? 
Insomma, Matteo Renzi c’è o ci fa ? 

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