Non so per quanto tempo l’UE intenda e possa mantenere il
“Daspo” nei confronti dell’Innominabile, escludendolo dai vertici europei.
Quello che mi sembra molto grave ed inquietante è che,
estromettendo il presidente del consiglio italiano si esclude, di fatto, la
presenza del nostro Paese a quei tavoli intorno ai quali si discute anche del
nostro futuro, e credo che questo sia inaccettabile.
Eppure, l’avvenuto incontro con Merkel ed Hollande a
Ventotene, per il rilancio dell’Europa, così come il successivo vertice Italia
- Germania di Maranello erano stati favoleggiati, dal presidente del consiglio,
come affermazione delle ottime relazioni italiane con l’UE.
Se, però, il risultato di questi successi si è concretato
nel “Daspo” deciso dalla triade Juncker, Merkel, Hollande, beh allora c’è di
che preoccuparsi.
Mi pare evidente che in Europa il credito
dell’Innominabile stia traballando, mentre in Italia, per colpa dello sfacciato
servilismo della maggior parte dei media, può continuare a blaterare ed a diffondere
incontrastato le sue balle.
Ad esempio, giorni fa ospite di Lilli Gruber ad 8 e ½ ha potuto
ostentare indisturbato le sue arcinote fregnacce grazie alla cortigiana condiscendenza
della giornalista padrona di casa.
In quella occasione l’Innominabile ha avuta la sfrontatezza
di sparare, a proposito di EXPO’ 2015, una delle sue fregnacce: “Abbiamo cacciato i ladri ed è stato un
successo”.
Una balla che Lilli Gruber, come giornalista e conduttrice,
avrebbe potuto e dovuto sgonfiare facilmente facendo presente che la
Magistratura milanese ha dimostrato, in verità, che tra le commesse assegnate
ad imprese mafiose e legate alla criminalità ci sono stati anche i lavori per
l’allestimento dei padiglioni di: Francia, Qatar, Guinea Equatoriale e Birra
Poretti.
Mentre la Magistratura procedeva a disporre 11 misure
cautelari e ad effettuare confische milionarie, il Presidente dell’Autorità
nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, dichiarava: “Esprimo gratitudine alla Procura di Milano
per l’attività svolta e sottolineo come le indagini riguardino subappalti che
non dovevano essere oggetto di controllo (!?!) da parte di ANAC o lavori in padiglioni esteri (!?!) sottratti alla legislazione nazionale”.
Morale, non solo la criminalità non è stata “cacciata” da
EXPO’ 2015 ed ha fatto affari arricchendosi con il denaro pubblico, ma mi
sembra di capire, altresì, che quando sono i capitali esteri ad investire in
Italia ANAC non intervenga per difenderli dalla piovra mafiosa.
Nonostante l’evidenza di questi fatti, poche ore fa a
Prato, in uno degli innumerevoli comizi di questi giorni, il presidente del
consiglio ha avuta la sfrontatezza di rivolgersi alla sindaco di Roma, Virginia
Raggi”, che ha detto no alle Olimpiadi 2024, dicendo: “Non si fermano le grandi opere, si fermano i ladri. Se
invece dici “no” ed hai paura hai sbagliato mestiere”.
Evidentemente l’Innominabile è convinto che scialacquare
il denaro pubblico in grandi opere sia lo scopo prioritario di chi governa anche
se è incapace di fermare i “ladri”, esattamente come è successo a EXPO’ 2015, ed
anche se sa di non poter impedire che il denaro dei contribuenti vada ad
arricchire la criminalità organizzata.
Se questo è il verbo dell’Innominabile, mafiosi e ladri non
possono che ringraziare e stappare bottiglie di champagne !
Purtroppo
il penoso servilismo dei media si limita a fare da cassa di risonanza alle
eclatanti menzogne e corbellerie che escono dalla bocca del presidente del
consiglio senza mai avere il coraggio, se non altro per il rispetto dovuto ai
cittadini, di tentare almeno una qualche reazione.
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