Capita spesso, ahinoi, di leggere nelle cronache cittadine
di qualche quotidiano, di un pensionati o disoccupato sorpreso, in un
supemercato, a sottrarre furtivamente dagli scaffali (dagli addetti battezzati romanticamente “gondole”) un pacco di
pasta o una scatoletta di carne o un pacchetto di biscotti o altri prodotti di
poco conto, spinti dai morsi della fame.
Una volta avvistato, il povero sciagurato è affidato ad
una pattuglia di polizia, prontamente accorsa sul posto, e tradotto, magari in
manette, in commissariato.
E questo avviene in un Paese, l’Italia, dove ogni giorno emergono
nuovi casi di “ladrocinio legalizzato”
per milioni e milioni di euro da parte di gaglioffi di ben altra specie: i
politici.
Gli stessi gaglioffi che hanno la spudoratezza di
predicare moralizzazione ogniqualvolta si trovino davanti ad un microfono o
ad una telecamera.
In questi giorni il can-can scoppiato sullo
scandaloso sperpero di denaro pubblico, da parte dei consiglieri della Regione
Lazio, ha fatto puntare i riflettori solo su Franco Fiorito, sicuramente incauto
e sciocco mariuolo, preso con le mani nella marmellata.
L’immoralità vera, però, non è quella di Fiorito, semplice
comparsa nella putrefazione del sistema, ma di tutti, e sottolineo tutti i
partiti.
Nessuno dei partiti presenti nel consiglio regionale del
Lazio, infatti, si può tirar fuori dal marciume che sta venendo a galla.
Basta scorrere la successione delle delibere approvate
dall’assemblea regionale, nel solo 2011, per rendersi conto che tutti, dal PdL
al PD, da UdC a IdV, da La Destra ai Radicali, siano responsabili di aver deciso
insieme, senza eccezione e vergogna, di arraffare denaro pubblico a gogò.
1.
26 gennaio 2010 – La giunta (di centro-sinistra)
delibera lo stanziamento di 1 milione
di euro per i gruppi consiliari.
2.
10 febbraio 2011 – L’ufficio di presidenza della nuova giunta (di centro-destra) appena subentrata, dispone l’aumento della dotazione
a 5,5 milioni di euro, con il voto
unanime dei rappresentanti di PdL, Lista Polverini, UDC e IdV.
3.
19 luglio 2011 – L’ufficio di presidenza della giunta, con il voto unanime di PdL, PD,
Lista Polverini, UDC ed IdV, delibera un nuovo aumento dello dotazione a 8,5 milioni di euro.
4.
8 novembre 2011 – L’ufficio di presidenza della giunta, con il consueto voto unanime di
PdL, PD, UDC ed IdV porta a 11 milioni
di euro l’assegnazione ai gruppi consiliari (secondo alcune fonti sarebbero 14 i milioni ad oggi !).
Le delibere approvate dall’assemblea, con voto ovviamente unitario,
sono state coperte sgraffignando via via il denaro pubblico da altri capitoli
di spesa del bilancio regionale.
Chissà, forse proprio dissanguando anche i fondi destinati
ai servizi sociali.
Per questo mi domando quanti pacchi di pasta e scatolette di carne si
sarebbero potute distribuire gratuitamente, alle molte migliaia di bisognosi che vivono nel
Lazio, solo con quella parte di denaro pubblico scialacquato dai consiglieri regionali,
di ogni colore, in luculliani banchetti a base di ostriche, caviale e
champagne.
3 commenti:
rivoluzione....rivoluzione....rivoluzione.....
spregevoli individui amorali, nessuno escluso
Non ci sarebbe nemmeno bisogno di scrivere dei commenti su queste italiche VERGOGNE perché, se fossero onesti, avrebbero dovuto dimettersi e scomparire dalla scena.
Invece questi vergognosi e spregevoli esseri poco umani, hanno la faccia di tolla di farfugliare scuse e scaricare sugli altri le responsabilità.
"CHE SCHIFO".
Gozzovigliare con i soldi delle tasse della povera gente che fatica a campare! Financo il vaticano, che non è immune da peccati si è rivoltato contro.
E' più accettabile il mercimonio delle puttane che in cambio di soldi danno una prestazione, contro il comportamento di questi PARASSITI della politica nostrana, che RUBANO IL PANE DALLA BOCCA DEL POPOLO.
Non difendo nessuno, poiché sono convinto, che nei palazzi del potere tutti sanno di tutto e fanno finta di non vedere per connivenza.
Ora verrete a chiedere i voti MARRANI!
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