Laureato
in scienze politiche, quarantasettenne, giornalista professionista, subentrato
ad Emilio Fede nella direzione del TG4, eurodeputato di Forza Italia, dal
gennaio 2014 è nientepopodimeno che consigliere politico di Berlusconi.
In
queste poche righe è sintetizzato il curriculum, professionale e politico, di
Giovanni Toti.
Il 1°
aprile Forza Italia, Lega Nord, e per effetto traslativo Casa Pound, hanno
candidato Giovanni Toti alla presidenza della Regione Liguria per le prossime
elezioni di maggio (NdR: purtroppo sembra che non si tratti di
una burla da pesce d’aprile!).
Una
candidatura per la quale Toti si è subito impegnato nel dar prova di essere idoneo come i classici cavoli a merenda.
Infatti,
ospite di un talk show televisivo ha dimostrato di ignorare perfino i confini della
regione della quale aspirerebbe a diventare governatore, asserendo che Novi
Ligure è una cittadina ligure, così da provocare non solo una incazzatura generale
dei novesi, fieri di essere piemontesi dell’Alto Monferrato, ma anche lo stupore
dei liguri.
Ma quale
voto in geografia poteva mai avere sulla pagella il bambino Toti quando frequentava
le scuole elementari?
Oggi,
difatti, un dotto signor Toti è scivolato su una buccia di banana sulla quale non
incespicherebbe neppure il più negligente scolaro di una quinta elementare.
Ora, se
è vero che il buongiorno si vede dal mattino, ho l’impressione che Toti dovrà ingurgitare
quantità smodate di trenete cu pestu’
prima di essere accettato come governatore dalla popolazione ligure, per sua
natura, scontrosa e diffidente.
Non
solo, ma siccome si vocifera malignamente che i liguri siano anche gente molto accorta alle palànche (NdR: vale a dire i soldi nel dialetto ligure), di certo si staranno chiedendo se d’ora in poi Toti continuerà ancora
a farsi arrivare lo stipendio da Strasburgo, oppure si dimetterà da parlamentare
europeo, come peraltro ha già fatto la sua collega, Alessandra Moretti, non
appena si è candidata alla Regione Veneto.
Fatto sta che ascoltando lo sciabordio del mare
ed assaporando un piatto fumante di trenete
cu pestu’ i liguri, da Lerici a Bordighera, aspetteranno al varco questo rabberciato
candidato al governo della loro regione.
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