Che l’Unione Europea, con il rifiuto ormai manifesto di
dare una mano all’Italia nella gestione della emergenza migranti, confermi, ancora
una volta, di essere una congrega di burocrati che sanno solo fare i cani da guardia
sui conti pubblici degli stati membri, è un dato di fatto.
Che il nostro Paese nell’ambito della Unione Europea, e purtroppo
non solo, non abbia voce in capitolo e da Bruxelles sia tenuto in
considerazione solo come contribuente che ogni anno versa miliardi di euro
nelle casse europee, è ancora un dato di fatto.
Che in Italia anche sulla accoglienza dei migranti le cricche
di politici e mafiosi riescano a fare i cavolacci loro non è più una ipotesi ma
una realtà.
Ci sono, però, anche molti aspetti del fenomeno
migratorio che a me lasciano perplesso, ma che invece sembrano non stupire né le
istituzioni preposte, né i tanti sostenitori di una accoglienza senza regole.
Non ho alcun dubbio che sia un atto doveroso il soccorso
in mare di chiunque si trovi in difficoltà, per cui dobbiamo essere grati agli
uomini della marina militare, della guardia costiera e della guardia di finanza
che da anni operano senza sosta per salvare vite umane.
Non ho neppure dubbi che tra i migranti ci siano bambini,
donne ed uomini disperati che cercano di sfuggire a guerre cruente ed a
condizioni di vita miserande.
Mi sembra invece meno comprensibile che, pur scappando da
situazioni angosciose, così tanti individui, rischino la vita loro e dei loro
cari mettendosi nelle mani di ceffi senza scrupoli.
Così come mi sorprende, ad esempio, che centinaia di
migliaia di persone, targate come “poveri
diavoli” da tutti i media, dispongano dei dollari (NdR:
si parla di non meno di due/tre mila dollari a testa) per procacciarsi un posto su quei barconi
fatiscenti.
Mi domando: perché invece di pagare gli scafisti non
usano quel denaro per emigrare procurandosi un meno caro e più sicuro passaggio
su un aereo o su un traghetto ?
Possibile che per tutti il problema sia solo la mancanza
di documenti ?
Tra l’altro non posso fare e meno di chiedermi: quanti
dei sei milioni di italiani che, secondo l’ISTAT, vivono in stato di povertà
assoluta dispongano delle migliaia di dollari ostentati da questi migranti “poveri diavoli” ?
Ma a smentire la diceria che su quei barconi si trovino
solo “poveri diavoli” ci sono alcune indicazioni
rese note da coloro che organizzano gli interventi di soccorso.
Secondo gli addetti ai lavori, infatti, la maggior parte
delle richieste di aiuto giungono loro dai migranti in difficoltà attraverso
chiamate con telefoni satellitari.
Poiché da quasi dieci anni sono fedele ad un normale cellulare
Nokia ho voluto informarmi su cosa sia la telefonia satellitare ed ho scoperto
così che si tratta di telefoni il cui costo può superare i due/tremila euro, con
costi di esercizio molto elevati.
Si tratta, quindi, di telefoni che di certo non si potrebbero
permettere i sei milioni di italiani che vivono in condizione di povertà
assoluta.
Sono considerazioni forse banali ma mi inducono a pensare
che l’Italia dovrebbe selezionare chi meriti davvero di essere accolto ed
assistito per ragioni umanitarie e chi, invece, debba essere rispedito da dove
è venuto.
Il governo italiano potrebbe decidere di accogliere e riconoscere
la condizione di profughi, ad esempio, a somali, eritrei e siriani, accordando loro
il soggiorno temporaneo nei centri di accoglienza.
Tutti gli altri, previo accordi anche economici con i due
attuali governi libici, di Tripoli e Bengasi, dovrebbero essere riportati sulle
spiagge libiche da dove sono partiti.
Sono
convinto che la intransigenza nel respingere coloro che non hanno diritto di asilo
potrebbe avere anche un effetto di dissuasione nei confronti di quanti ancora
attendono, sulle spiagge libiche, di venire in Italia e godere di una
accoglienza indiscriminata, convinti che per imporci la loro presenza basti
pagare qualche migliaia di dollari agli scafisti.
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