giovedì 2 luglio 2015

L’impero della Kaiserin Angela

Se fino ad ieri  nutrivo ancora qualche dubbio, da oggi ho avuta la conferma e quindi ne ho la certezza.
A nostra insaputa anche noi italiani, come quasi tutti i cittadini europei, siamo predestinati a diventare sudditi dell’impero euroteutonico, il cui scettro è solidamente nelle mani della potente Kaiserin Angela Dorothea Merkel e del suo superinfluente ministro Wolfgang Schäuble.
Due momenti, nella giornata di oggi, hanno data sostanza a quelle che fino ad ieri mi erano sembrate solo voci di corridoio, congetture, ipotesi, sfoghi di qualche politico depresso.
Il primo episodio è correlato alla snervante ricerca di una soluzione per evitare il default della Grecia e, di conseguenza, la sua uscita dall’area euro e dall’UE.
Nelle prime ore del mattino era pervenuta a Juncker, Draghi e Lagarde una lettera con la quale Tsipras si dichiarava disponibile ad accettare l’accordo proposto dalla Troika venerdì scorso, richiedendo solo alcuni emendamenti secondari.
Scattava subito un febbrile lavorio, con incontri e scambio di telefonate, per valutare la nuova proposta formulata da Tsipras.
Juncker organizzava una conference call dell’Eurogruppo, differita poi al pomeriggio.
Ecco che, però, sul fervore dei rappresentanti europei, impegnati nella ricerca di una possibile soluzione, piombava la mannaia del veto assoluto a proseguire i lavori, imposto dalla Kaiserin Merkel e da Schäuble.
In un consesso democratico, secondo me, si sarebbe dovuto procedere innanzitutto ascoltando l’opinione di tutti i partecipanti alla conference call, e poi decidendo a maggioranza.
Darei per scontato, forse ingenuamente, che il voto di ogni paese membro dell’UE abbia lo stesso peso.
Invece no !
La Kaiserin Merkel si è arrogata il diritto di bloccare tutti e tutto, decidendo lei che si debba attendere l’esito del referendum che si terrà domenica.
Ora mi domando: a che cavolo servono strutture, tecnocrati, commissioni, vertici dei capi di stato e di governo, incontri, conference call, etc., quando poi ad avere il sopravvento sono solo le volontà e le decisioni di Merkel e del suo ministro Schäuble ?
Mentre cercavo di trovare una risposta a questo banale interrogativo, dagli schermi TV mi è giunta la risposta.
Andava in onda la conferenza stampa Merkel-Renzi, a conclusione del loro incontro.
Ho notato subito che durante la conferenza stampa, forse per la presenza di Merkel, Renzi non aveva il portamento arrogante ed un po’ sfrontato che assume, invece, quando si presenta alla stampa casereccia.
Mi è parso molto compito, attento e riverente alle parole della Merkel, ma soprattutto l’ho visto ansioso di cogliere ogni cenno di assenso da parte della Kaiserin.
Insomma, Renzi si stava comportando come un cagnolino che avesse bisogno di attenzione e carezze, scodinzolando felice ogni volta che Merkel lo sfiorava con lo sguardo o con le parole.
Certo è che se questo è il modo cortigiano e remissivo con cui il nostro presidente del Consiglio si relaziona con la Kaiserin, beh, allora noi italiani dovremmo rassegnarci ad essere considerati sudditi dell’impero euroteutonico.

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