Dopo aver disertate, sabato 18 luglio, le commemorazioni
ufficiali per la ricorrenza dell’assassinio mafioso di Paolo Borsellino e della
sua scorta, cerimonie alle quali ha presenziato, invece, il Capo dello Stato
Sergio Mattarella, Matteo Renzi non ha provato vergogna neppure nel ridurre ad
un banale e gelido tweet la sua partecipazione alla tragedia di ventitre
anni fa: “Non dimentichiamo mai l’eroismo
di Paolo Borsellino e di Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli,
Walter Cosina e Claudio Traina”.
Già ben note le dappocaggini e le insensibilità
istituzionali del Presidente del Consiglio hanno trovata ancora una conferma.
Matteo Renzi, infatti, sabato 18 luglio ha preferito
esibirsi nell’ennesimo show da imbonitore, a Milano sul palco della assemblea
del PD, per propinare la consueta sfilza di panzane a decine di grulli
plaudenti.
Nell’occasione è giunto persino a tirare fuori dal
cilindro nientepopodimeno (udite udite !)
che un originalissimo “patto con gli
italiani”, scimmiottando così il fallito “contratto con gli italiani” di berlusconiana memoria.
Mi domando ora: ma per questo copiaincolla avrà pagate sostanziose
royalties a Silvio Berlusconi oppure il tutto era già incluso nella “congiura del Nazareno” ?
Passano
i giorni, le settimane, i mesi e, gratta gratta, l’unico mestiere per il quale
Matteo Renzi dimostra di essere portato sempre più è quello del ciarlatano.
Nessun commento:
Posta un commento