martedì 7 febbraio 2012

Bersani... come Pappagone ! 
Certamente non deve essere facile far credere agli altri di essere il vero leader di una armata Brancaleone come il Partito Democratico.
E' facile immaginare che ogni sera, prima di addormentarsi, Bersani ripeta a se stesso la domanda che si poneva Pappagone, personaggio reso celebre negli anni '60 da Peppino De Filippo : "ma siamo vincoli o sparpagliati ?".
Come dargli torto ! Più che ad un partito politico il PD assomiglia, ogni giorno di più, ad un condominio, uno di quei condomini in cui ogni inquilino non va d'accordo con il suo dirimpettaio.
Certamente non deve essere facile far convivere sotto lo stesso tetto personaggi come Stefano Fassina e Pietro Ichino, come Livia Turco e Beppe Fioroni, o come Rosy Bindi ed Anna Paola Concia.
Una convivenza difficile che traspare da ogni parola e da ogni comportamento di Bersani, costretto com'è a non urtare la suscettibilità di nessuna delle cento anime del suo partito.
Per questo, sempre più spesso, il barcamenarsi finisce per tradursi in interventi lagnosi ora verso l'uno ed ora verso l'altro protagonista della vita politica.
Questa volta è toccato a Monti essere destinatario delle lagnanze di Bersani !
Per Bersani Monti avrebbe commesso un peccato (non è chiaro se veniale o mortale) nell'aver permesso al Consiglio di Amministrazione RAI di deliberare, a maggioranza, sia il rinnovo ad Alberto Maccari del mandato "pro tempore" di direttore del Tg1, sia la nomina a direttore dei Tgr di Alessandro Casarin.
Possiamo anche condividere che si sia trattato, ancora una volta, di nomine dalle forti connotazioni politiche, ma cosa avrebbe dovuto fare Monti ?
Occupare "manu militari" la RAI con un drappello di ministri ? Suvvia Bersani !
Il secondo peccato di Monti (questa volta sicuramente mortale) sarebbe quello di voler mettere mano alla riforma del lavoro compreso il celeberrimo art. 18.
Per dare più forza alla sua accusa e far comprendere meglio a Monti perché stia peccando, Bersani getta il cuore oltre l'ostacolo e superando le stesse mura del PD si schiera con le ideologie veterocomuniste della signora Camusso; cosa questa che crea, com'era prevedibile, incomprensioni e malumori all'interno del PD.
Il buffo è che mentre se la prendeva con Monti, a Bersani è sfuggito di mano un nutrito plotone di franchi tiratori del PD che facendo comunella con PdL e Lega hanno fatto approvare la norma sulla responsabilità civile dei magistrati.
Così come è buffo che, mentre Bersani è distratto da insensate scaramucce, tra i probabili elettori del PD serpeggi da molto tempo un dubbio esistenziale : ma il cuore di Bersani batte per il centrista Casini o per i barricadieri Di Pietro e Vendola ? A quando la risposta ?
Coraggio ! ... "siam mica qua a raddrizzare le corna ai cervi ?"
I suoi "forse" elettori, Bersani, non pretendono molto da lei. Sarebbero già contenti se perlomeno lei facesse finta di essere il vero leader del PD, dando prova di avere magari soltanto una o due idee, ma almeno chiare e durevoli e, possibilmente, esposte una volta per tutte con fermezza e senza equilibrismi. 

1 commento:

Anonimo ha detto...

mi piacerebbe sapere cosa faresti tu se fossi bersani!!!!!!!!!!!!!!è troppo facile criticare.....