Queste parole di
Renzi : “su Consulta e CSM ha ragione il
Colle. Troveremo una soluzione di alto profilo”, mi hanno fatto andare per
traverso il primo caffè della mattinata.
Ma come, lui ed il
pregiudicato, cioè i due co-presidenti del consiglio, sono stati così scriteriati
ed irresponsabili da paralizzare i lavori parlamentari, per quindici giorni, pur
sapendo di costringere senatori e deputati ad una inutile perdita di tempo
nel votare candidati di basso profilo ?
Ma Renzi sa quello
che dice ? Conosce il significato delle parole ? è cosciente nel dire baggianate ogni volta che apre bocca?
Anche il più ebete
degli italioti, infatti, ascoltando le parole di Renzi capirebbe che se da oggi
si cercherà una “soluzione di alto
profilo”, significa che lui ed il suo compare, Berlusconi, erano consapevoli di aver
proposti due candidati, Violante e Bruno, di così scarso valore da non poter
essere votati dal Parlamento.
Complimenti !
A chi è tornata
utile questa arguta pensata che ha fatto perdere tanto tempo al Parlamento ?
Di certo non agli italiani,
alle prese con le quotidiane penose difficoltà, né al percorso per il superamento
della crisi.
Da otto mesi il
governo a doppia guida sta solo pestando acqua nel mortaio e perdendo tempo.
Se ricordo bene, proprio
con il pretesto che il Paese aveva bisogno di un governo che procedesse
velocemente a fare le cose, Renzi silurò Letta, dopo la “tresca del Nazareno”,
e si insediò a Palazzo Chigi.
Per questo mi
domando: dal momento che loro due hanno in mano le
sorti del nostro tormentato Paese, perché per procedere celermente non hanno
proposti subito al Parlamento due candidati di “alto profilo” ?
La prima risposta a
caldo che mi viene in mente è: perché nelle file dei loro fedeli leccapiedi non
ci sono, evidentemente, individui in grado di esprimere un “alto profilo”.
Oppure perché, ad
esempio, persuasi che quelle due poltrone della Consulta fossero appannaggio
esclusivo dei loro partiti, PD e FI, nei piani c’era l’intenzione di farle
occupare da modesti peones, appunto
Violante e Bruno, pronti ad eseguire senza fiatare le direttive che avrebbero
impartite loro.
Od invece, perché
non sopportando più Violante, nel PD, e Bruno, in FI, i due furbastri avevano pensato bene di sbolognarli alla Consulta.
Fatto sta che,
siccome non tutte le ciambelle riescono con il buco, Renzi e Berlusconi, particolarmente
vispi ed perspicaci, hanno avuto bisogno di ben tredici fumate nere prima di
capire che i loro giochetti non erano riusciti.
Così, colti di
sorpresa dalle tredici inutili votazioni, i due sagaci strateghi hanno deciso di
prendersi ora una pausa di altri quattro giorni per tessere nuovi inciuci e
tirare fuori dal cilindro due candidati, si spera questa volta di “alto profilo”, da proporre per il voto,
martedì prossimo, a senatori e deputati.
Cosa potrà mai
accadere in questi quattro giorni per uscire dallo stallo ?
Se fossero meno
arroganti, spocchiosi e dispotici, Renzi e Berlusconi rinuncerebbero ad incaponirsi nel candidare
esponenti dei loro partiti e volgerebbero la loro attenzione a personalità di “alto profilo”, fuori dagli schieramenti
dei partiti ed indipendenti, sulle quali far convergere i voti sia della
maggioranza che delle minoranze, come auspicato peraltro dal Capo dello Stato.
Sarebbe un segnale
di rispetto anche nei confronti della Consulta e del suo essenziale ruolo di
garanzia costituzionale.
Temo, purtroppo, che una scelta di buon senso politico
non rientri però nelle corde dei due co-presidenti del consiglio, per cui ancora
una volta finiranno per prevalere gli inciuci, i meschini interessi di bottega,
le beghe interne dei partiti, ed alla Consulta saranno eletti due politicanti,
parlamentari di PD e FI, in deferente osservanza della “tresca del Nazareno”.
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