Ieri, sono entrato in uno store Decathlon per cercare il maxi kit di “cultura e bon ton sportivi”.
Sconcertato dalla mia richiesta, un addetto ai reparti mi ha
risposto, con un certo sarcasmo, che cultura e bon ton non li avrei trovati in vendita sugli scaffali perché o fanno parte del DNA di ogni sportivo, sia dilettante che
professionista, oppure non è più sport.
Sono
uscito da Decathlon molto deluso.
Avrei
voluto fare omaggio del maxi kit al presidente della S.S. Calcio Napoli, Aurelio
De Laurentis, ed a mister Walter Mazzarri.
Sabato scorso, per la prima volta, infatti, questi due individui si sono resi responsabili di dar vita ad una situazione tanto assurda quanto deplorevole per un evento sportivo.
Gli spettatori, presenti allo stadio di
Pechino, ed i telespettatori, in mondo visione, dopo la partita di Supercoppa italiana di calcio, hanno dovuto assistire ad una cerimonia di premiazione avvelenata dal comportamento, oltre che antisportivo
anche chiaramente cafone, che dirigenti e giocatori del Calcio Napoli hanno
messo in atto.
Quella
che avrebbe voluta essere una protesta contro gli arbitri, in ogni caso inopportuna in quel momento, di fatto si è trasformata in una ignobile offesa ai giocatori
juventini, agli stessi juventini che a Roma, pur insoddisfatti dell’arbitraggio, avevano partecipato alla premiazione applaudendo sportivamente i
giocatori del Napoli vincitori della Coppa Italia.
Se
questi sono gli esempi che i massimi responsabili del calcio
offrono alle tifoserie, c’è poco da rammaricarsi e piangere lacrime di coccodrillo
quando, dentro e fuori gli stadi, si verifichino regolarmente insani atti di
violenza.
Immagino
cosa sarebbe successo a Londra, durante le Olimpiadi, e come avrebbe reagito il Comitato Olimpico, se
un atleta, credendosi danneggiato da un arbitro o da una giuria, si fosse
rifiutato di partecipare alla cerimonia di premiazione.
Per
questo è lecito domandarsi se e come reagiranno i capoccia della FIGC e
della LNP di fronte all’affronto che lo sport ha subito da parte del S.S. Calcio
Napoli.
Faranno
come le tre scimmiette, non vedo non sento non parlo, oppure si affideranno a
quel fenomeno del procuratore federale Palazzi per le valutazioni del caso ?
Le
esperienze di questi anni mi inducono a credere che faranno finta di nulla e con
ipocrisia cercheranno di minimizzare l’accaduto sostenendo che il fatto si è verificato a Pechino, quindi fuori della loro giurisdizione.
Per
fortuna, però, nel mondo del calcio ci sono anche esponenti meritevoli come, ad
esempio, il patron dell’A.C. Fiorentina, Andrea Della Valle, che provò ad
introdurre, al termine delle partite di calcio, un momento di far play come
il “terzo tempo”, da sempre in uso nel
rugby; purtroppo l’iniziativa non ebbe successo.
E' evidente che ci
vorrebbero più Della Valle e meno De Laurentis per bonificare il mondo del
calcio e farlo ritornare ad essere lo sport più amato.
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