Può darsi che si … o può darsi che no … o chissà !
Ad oggi sul progetto della nuova legge elettorale, che
dovrebbe mandare al macero il “porcellum”,
solo indiscrezioni, dichiarazioni confuse, “stop
and go”, discrepanze!
Comunque, dopo ben nove inviti pressanti da parte del Presidente
Napolitano, pare che i partiti si siano finalmente dati una mossa.
Da quello che si riesce ad intuire al momento, i tre partorienti,
cioè il solito trio ABC, starebbero per dare alla luce una legge che non sarebbe
né maggioritaria pura all’inglese, né proporzionale pura alla tedesca.
Se ho ben capito, quindi, starebbero per propinarci una
legge meticcio, partorita con il forcipe delle solite furbizie all’italiana che
ritoccando il maquillage lasciano immutate le cose.
Se qualcuno dovesse mai leggere questo post, arrivato a
questo punto potrebbe pensare : “ma che
disfattista !”.
Non so se il mio sia disfattismo o meno, certo è però che,
negli anni, ho imparato a fidarmi sempre meno di questa classe politica, ingegnosa
nel ricorrere ad ogni forma di catenaccio pur di proteggere se stessa.
Ecco perché, nelle indiscrezioni fin qui trapelate, mi
sembra di scorgere già alcune furberie mirate a turlupinare l’elettore.
Tra le maggiori critiche mosse al “porcellum” c’era quella di aver derubato l’elettore, con l’introduzione
delle “liste bloccate”, del
sacrosanto diritto di scegliere il suo rappresentante parlamentare.
Orbene, che cosa contemplerebbe il progetto della nuova
legge elettorale ?
I parlamentari verrebbero eletti per il 50% ancora in base
a “liste bloccate”, e per il restante
50% con il sistema dei “collegi
uninominali”.
Già, ma siccome ad indicare il candidato per il “collegio uninominale” sarà ancora e sempre
il partito, all’elettore verrebbe un'altra volta sottratto il diritto di
scegliere il proprio rappresentante.
Il tutto anche alla faccia dell’auspicato rinnovamento
della classe politica !
Infatti i partiti farebbero in modo di piazzare ai primi
posti delle “liste bloccate” i soliti
noti, e candiderebbero nei “collegi
uninominali”, ritenuti sicuri, sempre i soliti noti.
Il risultato è che avrebbero la certezza di occupare
ancora uno scranno in Parlamento i matusalemme della politica italiana, da D’Alema
a Cicchitto, da Rosy Bindi a La Russa, da Pisanu a Finocchiaro, da Gasparri a
Casini, da Fini a Veltroni, da Bersani a Berlusconi, da Livia Turco a La Malfa,
da Bonino a Franco Marini, etc. etc. etc.
Difatti, a quanto è dato di sapere la nuova legge non
prevedrebbe né un tetto al numero dei mandati parlamentari, né tantomeno l'attesa riduzione
del numero dei parlamentari.
Altra indiscrezione che mi lascia perplesso è quella
relativa alla “soglia di sbarramento del
5%”.
Il meritevole intendimento sarebbe stato quello di ridurre
l’attuale assurda presenza frammentata in Parlamento di partiti e partitini, se
non che, per salvare capra e cavoli, ecco che il trio ABC sembrerebbe
intenzionato a ricorrere ad un’altra furberia.
Sarebbe sufficiente, cioè, per un partito superare la
soglia del 5% in sole 3 regioni per accedere in Parlamento, anche se i voti
raccolti pesassero, a livello nazionale, solo per un 1 o 2% !
Ora, basterebbe dare un’occhiata agli ultimi sondaggi per
rendersi conto che, con questo trucco il trio ABC si propone di assicurare una
ciambella di salvataggio ad una pletora di movimenti e partitini, da SEL a FLI,
da MPA a IdV, da Lega a FdS, etc.
Come se ciò non bastasse, lo stesso ricorso ai “collegi uninominali” consentirebbe comunque
l’occupazione di uno scranno, alla Camera o al Senato, da parte di un movimento
che abbia ottenuta la vittoria in un solo collegio, con un peso a livello
nazionale dello 0,0001% !
Ancora una volta sembra imporsi il principio gattopardiano del “cambiare per non cambiare nulla” !
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