Sui portoni di Montecitorio e di Palazzo Madama gli
uscieri hanno esposto il cartello “chiuso
per ferie”.
Dal 7 agosto, 630 deputati e 315 senatori sono in
vacanza per non pensare più alla crisi e, soprattutto, ai milioni di italiani in difficoltà.
Le aule parlamentari formalmente riapriranno i battenti il
5 settembre alla Camera ed il 6 settembre al Senato.
Formalmente, perché poi, di fatto, solo l’11 ed il 12 settembre
riprenderanno i lavori.
Un lungo periodo di vacanze dal quel gravoso e disagiato lavoro
che è l'essere parlamentare, anche se, molti di loro in realtà non attendono agosto per andare in
vacanza, come dimostrano gli scandalosi indici di assenteismo che si rilevano, tutto
l’anno, sia alla Camera che al Senato.
Ma dell’assenteismo parlamentare ho già avuto occasione di
parlare in precedenti post.
Questa volta vorrei soffermarmi, invece, sulla
spudoratezza con cui questi 945 “galantuomini”
hanno deciso di abbandonare quello che dovrebbe essere il loro posto di lavoro,
infischiandosene di non aver portato a termine alcuni compiti importanti per i quali gli
stessi “capibastone” si erano
impegnati da mesi.
Nonostante le ripetute raccomandazioni del Capo dello
Stato e le sollecitazioni pervenute dal “popolo
sovrano”, continua ad essere uccel di bosco anche il solo abbozzo
immaginario della nuova legge elettorale che dovrebbe sostituire l’indecente “porcellum”.
Ricorrendo ad una mossa bislacca e scriteriata, il PdL, incoraggiato
dal ritorno di fiamma con la Lega, ha voluto scompaginare le carte per porre un
freno alla riforma elettorale con l’assurda trovata del “presidenzialismo”.
Ora, assurdo non è tanto l’idea del “presidenzialismo”, quanto piuttosto non tener conto che, trattandosi
di modifica costituzionale, per attuarla non sarebbe sufficiente l'approvazione
a maggioranza da parte di Camera e Senato.
Credo, però, che le ragioni per cui PdL e Lega si siano riavvicinate,
pur di boicottare la riforma elettorale, siano altre ed inconfessabili.
Da un lato, ad esempio, la contrarietà a ridurre il numero
dei parlamentari, e dall’altro la paura che, con una nuova legge, passi il
principio della non candidabilità di ogni individuo indagato o condannato,
principio che finirebbe per falcidiare le
file elettorali sia del PdL che della Lega.
Non ci resta che aspettare fiduciosi per scoprire se questo deludente Parlamento
riuscirà a superare gli esami di riparazione autunnali.
1 commento:
Ma per uscieri ti riferisci ai membri del corpo di polizia parlamentare? Agli unici addetti alla sicurezza che possono accedere all'interno dei palazzi? Insomma agli Assistenti Parlamentari?
No perché usciere mi sembra una definizione un tantino offensiva........
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