domenica 1 aprile 2012

Calearo un dis…onorevole


Esistono individui che commettono azioni di cui dovrebbero vergognarsi ma delle quali hanno almeno la decenza di non compiacersi, mentre ci sono altri individui che non solo le commettono ma, in più, con ottusa insolenza vanno in giro a vantarsene.
A questa seconda spregevole specie appartiene il signor Massimo Calearo, parlamentare della Repubblica Italiana.
Questo signore, eletto nel 2008 nelle file del Partito Democratico, grazie alla sponsorizzazione di Walter Veltroni, ha transumato dapprima nell’API di Francesco Rutelli per approdare, poi, nel dicembre 2010 insieme all’inverosimile Domenico Scilipoti, nel Movimento Popolo e Territorio, per incassare i "30 denari", da ex-PD, come consigliere di Berlusconi per il commercio estero.
Aldilà della sua indole calcolatrice che lo ha portato a vagabondare da uno scranno all’altro del parlamento, il signor Calearo, però, si contraddistingue soprattutto per il suo ostinato assenteismo dall’aula parlamentare giustificato dal fatto che, come da lui stesso dichiarato con sfrontatezza, è troppo impegnato a seguire le sue aziende.
Di fatto, cioè, il signor Calearo “deruba” lo Stato, e quindi tutti gli italiani, dello stipendio e di tutti i privilegi che gli toccano come membro della Casta, mentre si dedica a curare i suoi affari. 
Sarebbe ragionevole attendersi che alla decisione di dedicarsi a tempo pieno all’attività di imprenditore seguissero le dimissioni da parlamentare.
Invece no, ed è qui che il signor Calearo riesce a conseguire l’apice più ignobile della sua insolenza.
Ha dichiarato, infatti, che lui non intende rassegnare le dimissioni perché con lo stipendio di parlamentare paga la rata mensile del mutuo della sua villa.
Di questa ignobile dichiarazione, per di più rilasciata nel momento in cui molti dei suoi stessi elettori si dibattono tra mille difficoltà economiche, il signor Calearo dovrebbe vergognarsi e chiedere scusa.
Così come dovrebbe vergognarsi, e non vantarsi, di girare con una Porsche con targa slovena che lui, parlamentare della Repubblica italiana, afferma di aver acquistato in Slovenia solo per godere di vantaggi fiscali.
Purtroppo, però, il signor Calearo è solo la punta di un iceberg del quale fanno parte molti suoi colleghi parlamentari, dai comportamenti altrettanto ignobili, ma che non assurgono all’onore delle cronache.

1 commento:

ivo ha detto...

Si commenta, si commenta, ma si dimentica che Calearo è stato nominato da Veltroni per accapararsi i voti degli industriali veneti che hanno poi votato Berlusconi.