sabato 23 giugno 2012

Il PD, un pollaio con troppi capponi e nessun gallo !


Nel periodo natalizio, sulle tavole degli italiani, ovviamente di quelli che se lo possono permettere, il cappone costituisce un piatto classico della tradizione nostrana, così come lo è il tacchino per gli americani nel giorno del ringraziamento.
Essendo animalista e vegetariano, sono tradizioni che evidentemente non possono appassionarmi.
Così come assisto senza entusiasmo e sconcertato alla vicenda che vede, giorno dopo giorno per la confusione e la babele che ne caratterizzano l’esistenza, il PD mostrarsi sempre più come un pollaio,.
Se vogliamo attribuire ai sondaggi un qualche credito non possiamo non leggere, nei numeri che ci prospettano, una circostanza di facile decodificazione.
Sono mesi che i sondaggisti, unanimi, segnalano che mentre il partito berlusconiano continua nel suo turbinoso declino ruzzolando ad un più o meno 15% di consensi nelle ultime settimane, il PD prosegua nel non schiodarsi da un livello di consensi indicato, da mesi, in un più o meno 25%.
Ora, di fronte a questi dati, se è vero che i berlusconiani non possono far altro che stracciarsi le vesti e frignare, è però altrettanto vero che Bersani & Co. dovrebbero incominciare a valutare se sia meno penoso suicidarsi con un colpo di pistola alle tempie o con una robusta corda al collo.
Sarebbe infatti la prima volta che il tracollo del partito di maggioranza non veda premiato il partito di opposizione !
Sembra che Bersani non si renda conto che il clamoroso crollo del PdL evidenzi appunto la sconfitta lampante del PD.
Per questo, prestando credito alla convinzione popolare che attribuisce scarsa intelligenza ai galliformi, mi sembra inevitabile immaginare il PD come un pollaio.
Un pollaio nel quale uno sciocco allevatore ha ritenuto possibile far convivere razze di polli così diverse, da Fioroni a Fassina, da D’Alema a Serracchiani, da Marino a Livia Turco, da Bersani a Renzi, etc.
Un pollaio nel quale mancano galli capaci di governare la vita interna e di progettare con chiarezza le prospettive in termini di programmi e di alleanze.
Un pollaio nel quale convivono, invece, troppi capponi che, ridotti alla frustrazione dal loro stato, si beccano tra loro.
Rottamatori e cigiellini, laici e bacchettoni, integralisti e riformisti …
Così, in questo caldo week end di fine giugno, a confermare lo scollamento sostanziale del PD, Fassina sputa veleno contro Renzi, a Firenze Renzi riunisce gli amministratori locali, a Roma Bersani incontra i segretari di circolo, e chissà cos'altro potrà succedere.
L’unica evidenza, purtroppo, è che le facce dei polli sono sempre le stesse da decenni ! 

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