Non
passa giorno che agli Italiani, quelli con la “I” maiuscola, non siano offerti validi
motivi per incazzarsi ed imprecare contro quel perfido destino che ha regalato
loro una classe politica di cui vergognarsi.
Un
destino così scellerato da costringere gli Italiani a subire un Parlamento nel
quale oggi la composizione numerica dei parlamentari, e quindi dei partiti, non
corrisponde più, da oltre un anno, alla effettiva volontà del Paese, così come
hanno confermato le recenti consultazioni amministrative.
Il
guaio è che in democrazia i numeri pesano e, fino a quando le elezioni
politiche del 2013 non riformeranno le assemblee parlamentari, l’Italia dovrà sottostare
ai colpi di coda di un PdL che, conscio della sua capitolazione, pretende di sfruttare
gli ultimi aliti della sua artificiosa vita maggioritaria fregandosene delle amare
difficoltà in cui si dibatte il Paese.
Così,
in Parlamento continua ad essere boicottata l’approvazione di una legge contro
la corruzione solo perché è interesse del PdL tutelare corrotti e corruttori.
I
lavori parlamentari devono procedere schivando trappole e tranelli che il PdL
mette qua e là per poter omaggiare l’uomo di Arcore di nuovi provvedimenti “ad personam”.
E’
accaduto, nei giorni scorsi, con il tentativo di Francesco Paolo Sisto,
deputato PdL, di limitare il reato di “concussione”
al solo scopo di salvare Berlusconi da una delle imputazioni mossegli nel “processo Ruby”.
Anche
sul DL “spending review”, che tra l’altro
potrebbe evitare il previsto aumento dell’IVA, i lavori vanno avanti
condizionati dai mal di pancia del PdL.
Come
se non bastasse ecco arrivare una dichiarazione di Fabrizio Cicchitto che la
dice lunga su quanto poco interessi a lui ed ai suoi sodali del PdL aiutare l’Italia
a superare le difficoltà che la assillano.
Così
parlò Cicchitto : “… nel caso non fosse
possibile aggregare i moderati in tempo utile occorre riflettere
sull'opportunità di prendere le distanze
(ndr: dal Governo Monti) altrimenti
si potrebbe arrivare al 2013 in una situazione difficile per la tenuta (ndr:
del PdL).”
In
altre parole, chi se ne frega dell’Italia, della crisi economica, della
disoccupazione, etc., per Cicchitto & Co. è solo importante sottrarre alla
disfatta sicura il PdL !
Parole
indegne di un individuo che è stato eletto dal “popolo sovrano” per curare gli interessi del Paese e non quelli
della sua bottega.
Un conclamato
piduista che vegeta in Parlamento dal 1976, beneficiando per 5 legislature di
stipendi e privilegi a spese dei contribuenti italiani.
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