In Toscana, a poche decine di chilometri da Firenze, in quel di Valdarno ci sono due città, Figline con poco più di 17.000 abitanti, ed Incisa con oltre 6.000 abitanti.
Nei giorni scorsi il Sindaco di Figline, Riccardo Nocentini, ed il Sindaco di Incisa, Fabrizio Giovannoni, con le delibere dei rispettivi Consigli comunali, si sono presentati dal Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, latori di una lettera con la quale hanno richiesto alla Giunta Regionale di scrivere ed approvare una proposta di legge per fondere i due comuni.
Con la consegna della lettera, di fatto, si è dato inizio ufficialmente all'iter per indire il referendum consultivo attraverso il quale le cittadinanze dei due Comuni dovranno dare il loro assenso alla fusione di Figline ed Incisa in un unico Comune.
In realtà, ricorrendo ad un sondaggio, Nocentini e Giovannoni avevano già verificato che oltre l'85% degli abitanti è favorevole alla creazione di un nuova unica amministrazione comunale.
Se, come previsto, il referendum si svolgerà nel 2013, gli elettori saranno chiamati alle urne nel 2014 per eleggere il nuovo Sindaco ed i nuovi Consiglieri.
Per rendere possibile la fusione, il Sindaco di Figline Valdarno, Nocentini, nel momento stesso della sua elezione nel maggio 2011, aveva dichiarata la sua disponibilità a dimettersi, prima della scadenza del mandato, per consentire le nuove elezioni amministrative nel 2014.
Dal 2014, quindi, invece di due Sindaci ce ne sarà solo uno, invece di 9 Assessori ce ne saranno 6, invece di 32 Consiglieri ce ne saranno 16.
Roba da matti, incredibile !
E' mai possibile che in Italia ci siano politici che vadano contro corrente ed invece di moltiplicare poltrone, compensi e benefici, li taglino a metà ?
E' mai possibile che in Italia ci siano politici che vadano contro corrente ed invece di moltiplicare poltrone, compensi e benefici, li taglino a metà ?
Si prevede che il nuovo Comune risparmierà ogni anno oltre 100.000 euro di costi della politica che potranno essere destinati a migliorare i servizi, l'assistenza, gli asili, la gestione di 4 musei e 2 biblioteche, etc.
Finalmente un modo intelligente e sensato di fare politica a vantaggio dei cittadini !
Mi domando: quanto si potrebbe risparmiare, ogni anno, in costi della politica se l'esempio di Figline ed Incisa venisse seguito da almeno parte degli 8.094 comuni italiani ?
Già, ma purtroppo questo è il Paese dove da anni, in campagna elettorale tutti i partiti promettono di eliminare le Province... ma non se ne fa mai nulla !
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