Varrebbe la pena rispolverare un consiglio che da sempre
le mamme danno ai loro figli “conta fino
a 10 prima di parlare e dire stupidaggini”.
Contare fino a 10 è il modo bonario per raccomandare
riflessione prima di sputare sentenze o fare asserzioni sconclusionate.
Se tanti politici, commentatori della carta stampata,
sindacalisti e politologi seguissero quel consiglio, che di certo anche loro
hanno ascoltato dalle loro mamme, solleverebbero meno polveroni e ci
risparmierebbero molti inutili blablabla.
Lunedì Mario Monti ha comunicata, in conferenza stampa, la
nomina di 3 commissari, Enrico Bondi per dare attuazione alla spending review, Giuliano Amato per
studiare la disciplina dei partiti ed, infine, Francesco Giavazzi per analizzare
il tema dei contributi pubblici alle imprese.
Non era ancora terminata la
conferenza stampa che già entravano in fibrillazione politici e giornalisti,
presi in contropiede ed innervositi dalle parole di Monti.
Maurizio Gasparri, Stefano
Fassina, Fabrizio Cicchitto, Ignazio La Russa Susanna Camusso, Luigi Angeletti &
Co. si affrettavano a sproloquiare di “sfiducia del governo a se stesso”, di “non senso di queste
nomine”, di “auto
commissariamento del Governo”, di “incarico
affidato per rabbonire un editorialista critico” e di altre amenità del
genere.
Non avevano capito che il primo vero messaggio che Mario
Monti aveva voluto far arrivare a tutti era la sua intenzione di superare lo
stato di paralisi in cui vorrebbero confinarlo i partiti, soprattutto PdL e PD,
per realizzare, senza ulteriori indugi, anche gli interventi che i politici
considerano indigesti.
Ad esempio: lotta alla corruzione, riduzione dei costi della
pubblica amministrazione dove vivacchiano schiere di raccomandati e clientele
improduttive, revisione dei costi della Casta, governance RAI, etc.
Il fatto è che o per appannamento mentale, o per ignoranza
o per malafede, ai politici è sfuggito che ai nuovi commissari sarà chiesto di
agire come project leader, cioè come
tecnici dedicati che, potendo impegnarsi full
time nell’incarico, saranno in grado di produrre proposte e risoluzioni
entro scadenze molto ravvicinate.
Compiti che, evidentemente, non possono essere svolti in
tempi brevi da Ministri giornalmente assorbiti a tempo pieno dalle loro
responsabilità istituzionali.
Già, ma sarebbe sciocco da un lato pretendere che i
politici sappiano chi sia e cosa ci si attenda dall’azione di un project leader, e dall’altro non rendersi
conto del panico che ha colti i politici all’idea che Monti metta mano ad un
vero risanamento.
In ogni caso, se avessero contato fino a 10 avrebbero evitato di sparare cumuli
di cazzate.
1 commento:
fino 10????????????????.....poco.....fino 100.....anzi......stare zitti......
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