Appena rientrato a Parigi, dopo il tête-à-tête con Angela Merkel, ieri François Hollande ha convocato il
primo Consiglio dei Ministri, presenti Jean-Marc Ayrault ed i 34 Ministri e
Sottosegretari, per munirsi di forbici e tagliare del 30%, con effetto
immediato, lo stipendio suo e di tutti i Ministri !
Lo stipendio di Hollande e di Jean-Marc Ayrault è passato,
così, da € 21.300 ad € 14.910, mentre quello dei Ministri si è ridotto da € 14.200
ad € 9.940 !
Nello stessa riunione i Ministri si sono impegnati a tagliare
del 10% sia gli organici che i budget di spesa dei loro ministeri.
Ciliegina sulla torta: Hollande ha invitati i Ministri a
respingere ogni tipo e forma di regali ed a privilegiare il treno all’aereo per le loro
missioni.
All’ordine del giorno del prossimo consiglio dei ministri è
già previsto il taglio degli stipendi, per i manager pubblici; stipendi che dovranno
essere compresi nel rapporto massimo di 1 a 20 in relazione al salario percepito
dal loro dipendente con la retribuzione più bassa.
Bel colpo Monsieur Hollande ! Chapeau !
Però la fatalità ha voluto che, per una perversa e provocatrice
coincidenza, mentre a Parigi venivano fatte scelte
moralizzatrici, a Roma, in Campidoglio, scoppiava invece la rivolta dei
consiglieri comunali.
Ieri mattina, ad ogni consigliere capitolino, era
stata recapitata una lettera, inviata dal Segretario Generale Liborio
Iudicello, che conteneva l’invito a “viaggiare
in classe economy in aereo, in seconda classe in treno, ed a pernottare in
alberghi a tre stelle” nel caso di viaggi per missioni proprie dell’incarico.
Con la stessa missiva il Segretario Generale informava i
consiglieri di aver impartite disposizioni agli uffici di controllo affinché
non rimborsassero spese anomale, non documentate o non giustificabili e, nel
caso rilevassero “profili di responsabilità
anche solo omissivi provvedessero senza indugio a produrre apposita denuncia ai
competenti organi dell’autorità giudiziaria”.
Apriti cielo ! Al grido di “lesa maestà” i consiglieri capitolini sono entrati in agitazione.
Ma come può permettersi, il Segretario Generale, di disconoscere
i privilegi della Casta ?
Nel pandemonio generale, tra i più esagitati il
consigliere del PdL, Federico Mollicone, che, secondo copione, sbraitava “…noi siamo stati eletti dal
popolo sovrano, non può trattarci come suoi impiegati !”.
Ecco saltare fuori puntuale il “popolo sovrano” dal quale il consigliere Mollicone ignora di essere
stato eletto non per spendere e spandere sperperando il denaro dei contribuenti, cioè
proprio il denaro di quel “popolo sovrano”
che oggi sta vivendo momenti di lacrime e sangue.
Mi verrebbe quasi voglia di urlare “Vive Hollande et vive la France!”.
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